Alzi la mano chi non si riduce all’ultimo per “spuntare” tutta la lista dei regali da comprare per Natale.

Non c’è niente da fare, ogni anno provo ad anticiparmi, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non mi riesce mai.

Sarà che i destinatari sono sempre troppi: tra familiari, parenti, amici stretti e visite “di circostanza”, il mio elenco è davvero lungo. E poi non è semplice indovinare i gusti e le preferenze di tutti.

L’anno scorso, per esempio, due care amiche mi hanno regalato un libro di ricette.

Ma dico io, mi conoscete da una vita! Non sapete che vivo di take away, di surgelati con cottura a microonde e di pranzi scroccati dai miei?

Io, invece, quando devo fare un regalo, m’impegno. Lungi da me il donare qualcosa “tanto per” e quindi cerco di scegliere sempre doni graditi, con tanto di bigliettino.

Altro che gli auguri on line!

Non mi piace ricevere un messaggio chilometrico, magari con rime e frasi d’effetto, ma frutto di un copia-incolla poi rigirato in contemporanea a tanti.

A questo punto, meglio non farli proprio gli auguri, no?

E vogliamo parlare dei post su Facebook con le foto natalizie e pieni zeppi di tag?

Eh no, troppo facile così. Non ha senso.

L’augurio deve essere personale.

Tornando ai regali, sarà vero che tra vetrine addobbate e negozi straripanti di tutto di più, c’è l’imbarazzo della scelta, ma io non riesco mai a togliermi questo pensiero con rapidità.

Oggi avevo un paio di ore libere e sono uscita di casa con l’intenzione non dico di comprarli tutti, ma perlomeno una buona parte.

Il risultato?

Tra traffico e chiacchiere di cortesia con amici e conoscenti incontrati per strada, tra un caffè con la cugina incrociata fuori al bar e la fila per prelevare al bancomat, alla fine sono riuscita ad acquistare appena tre regali.

Già, soltanto tre. Ne restano ventidue.

E non me li hanno nemmeno incartati! C’era la fila alla cassa e in effetti sono stata proprio io a dire di lasciar stare, me li impacchetterò con calma.

Con calma? Mancano pochi giorni alla vigilia ed io sono davvero in alto mare.

In compenso, ho fatto  un po’ di shopping per me: scarpe, borsetta e un bel vestitino nero per il veglione di Capodanno.

Non è mica facile concentrarsi solo a far acquisti per gli altri!

E poi lo shopping mette buonumore.

Oltre al buonumore, però, dovrei fare una scorta di risolutezza e praticità.

Non posso essere sempre così pignola e precisina in tutto quello che faccio!

I regali li avrei dovuti finire tutti oggi, perché nei prossimi giorni non avrò molto tempo. Sarò alle prese con tutta una serie di impegni e scadenze, figuriamoci se potrò dedicarmi allo shopping natalizio.

Ho ancora un quarto d’ora prima della chiusura dei negozi.

Altri quindici minuti di park card non scaduta per comprare ancora ventidue regali … un’impresa!

Ma ormai ho deciso: concretezza sia.

Entro in libreria e dopo nemmeno dieci minuti ne sono già fuori, allegra e sorridente.

Regali finiti!

Ho comprato ventidue buoni di acquisto per un libro da scegliere tra i tanti in vendita.

E ci son scappati anche segnalibri e bigliettini carini.

Lo so, non ho mezze misure. Vi ho appena detto che ci tengo a fare i regali  con attenzione, pensando alle preferenze del destinatario, ma alla fine mi son ritrovata a comprare degli impersonali buoni.

Però c’è da dire che leggere fa bene a tutti, quindi ho regalato tanti inviti alla lettura per arricchire lo spirito di amici e parenti, ecco.

E poi non dimentichiamo che i bigliettini saranno rigorosamente personalizzati.

Adesso il Natale può anche arrivare!

Inutile dirvi che non avrò preoccupazioni di menù  e di stress culinari: il bello delle feste è farsi invitare, no?

Maelka