L’attuale situazione d’emergenza rende sempre più necessario il rilancio della proposta del Comune Unico in penisola sorrentina: serve una voce unica per rispondere a problemi condivisi.

Interventi scoordinati e differenti all’interno dello stesso fazzoletto di terra, hanno generato e generano confusioni e incertezze.

 

 

Insomma, come affermava don Lorenzo Milani: “Il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la Politica”.

Un esempio pratico per capire meglio.

In questa situazione, i Comuni possono intervenire con risorse proprie da aggiungere ai fondi stanziati da Governo e Regione. Ma se gli ultimi servono ad assicurare la sopravvivenza economica per famiglie e imprese, i primi potranno essere mirati alla riattivazione del motore economico del più importante agglomerato urbano della provincia di Napoli per PIL pro-capite.

Per quanto risulta, i bilanci di previsione per l’anno 2020 dei Comuni della penisola sorrentina non sono stati ancora approvati. Allo stesso tempo, i Comuni avevano previsto interventi in opere pubbliche da realizzare nei primi mesi dell’anno che, inevitabilmente, non hanno visto la luce.

È quindi possibile riqualificare gli impegni di spesa per l’anno 2020, svincolando le risorse inizialmente previste per gli interventi non realizzati e destinandoli a interventi strutturali di sostegno dell’economia locale.

L’impatto di tale misura sarebbe ancora più efficace se i Comuni la portassero avanti insieme in modo coordinato, con sforzi univoci, e avvalendosi di un unico soggetto gestore.
Possiamo continuare ad aspettare l’erogazione dei sussidi emergenziali, oppure pensare a ciò che vogliamo diventare quando questo momento sarà finito.

Volere è potere.

Francesco Mauro