Una lunga chiacchierata quella con il Managing Director di MSC Emilio La Scala.

Lui a Londra, noi qui.

Una chiacchierata in cui La Scala è voluto intervenire su quanto da noi pubblicato (leggi qui).

Una chiacchierata cordiale e serena, come sarebbe opportuno in questi periodi emergenziali, in cui la tensione è già tanta, ma che riesce a crescere comunque ogni giorno a dismisura.

Alla fine, sembrerà strano, ma siamo riusciti a convenire su un punto: la gestione dei marittimi che rientravano a casa doveva avvenire in maniera diversa.

Concordo con la vostra posizione. Per i marittimi che rientrano a casa occorre reperire un struttura indipendente dalla loro casa in cui poter stare in stare quarantena. Tutto ciò per tutelare in primis le loro famiglie e poi anche le comunità.

Anche perché, come precisa lo stesso La Scala

Prima dello sbarco noi ci accertiamo della condizioni di salute dei marittimi, tuttavia non si può escludere che la malattia non si sia ancora rivelata, né possiamo garantire che nel percorso di rientro a casa non possano aver contratto il virus.

Evviva!

Erano settimane che lo sostenevamo dalla pagine di questo blog ora finalmente un autorevole esponente di una delle principali compagnie di navigazione del mondo lo conferma.

Poi la conversazione con La Scala è scivolata su altri temi: sulla enorme difficoltà di far rientrare migliaia di marittimi nei loro paesi di origine in questo periodo di emergenza, sulle prospettive future e quant’altro. Temi interessanti che avrebbero meritato un approfondimento sicuramente maggiore della mezz’ora trascorsa a telefono.

Per questo ci siamo dati appuntamento a dopo, a quando finirà tutto, per riprendere la chiacchierata.

Intanto consentiteci di gonfiare un po’ il petto.

Non lo facciamo quasi mai, però, questo volta riteniamo di meritarlo, a condizione che non lo si dica troppo in giro altrimenti qualcuno ci rimane davvero male.

j.p.