Ci eravamo fermati qui: all’emergenza Coronavirus, al lockdown, al mio abbandono del blog per accettare l’incarico nel gruppo denominato Covid Map

Poi il rompete le righe, l’estate, il volemose bene e…siamo di nuovo qui. Con un emergenza che non è stata mai così emergente. Una cinquantina i contagi accertati in Penisola sorrentina. Molti i ricoveri, alcuni anche preoccupanti. Volti noti e meno noti. Non più anziani però.

Tutti, anche bambini. 

Numeri che non si erano mai visti sino ad ora, neanche nei periodi più neri del “tutti a casa”. Con i nostri Amministratori, i nostri cari Sindaci che, ogni giorno che passa, dimostrano di essere sempre più con le pezze al culo. Non sanno che fare, nella migliore delle ipotesi ignorano il problema, nella peggiore pensano a tirare la carretta a qualche mammasantissima che ha deciso di candidarsi alle regionali.

Giusto per far vedere ci ricordano di tanto in tanto che dobbiamo indossare la mascherina, lavarci le mani il gomito e persino fare il bidet.

Ci facciano il piacere: hanno fatto prima fuggire i buoi dalle stalle e poi pensano di chiudere il recinto con un capo di fil di ferro, per giunta pure arrugginito.

Di fronte ad uno scenario simile non è più possibile restare in silenzio. Occorre tornare sul campo di battaglia ed imbracciare l’unica arma con cui sappiamo destreggiarci: la penna. Ed infilargliela, sempre la penna, lì dove non batte il sole, nel loro…orgoglio. Come ricorda il nostro motto, come recita Francesco Guccini nel suo Cirano.

Ascoltateci bene signori: Buonocore Andrea, Tito Giuseppe, Iaccarino Vincenzo, Sagristani Piergiorgio, Cuomo Giuseppe (ancora per poco) e Lorenzo Balducelli, non serve ad una cippa rinviare l’apertura delle scuole di qualche giorno, qui ci serve un nuovo stop and go. Avete fatto e fatto fare i bellilli a tutti, ora dobbiamo di nuovo stringere la cinghia.

Almeno quindici giorni di lockdown, di tamponi (quelli seri, non quelli del piccolo chimico elargiti a destra e a manca nelle scorse settimane) a tappeto, di controlli serrati e poi si riparte.

Altrimenti saranno bitter cocks, volatili per diabetici, uccelli senza zucchero, in altri termini cazzi amari.

Johnny Pollio

P.S.: Questo tanto per cominciare, ma poi viene il resto, perché non c’è solo Emergenza Coronavirus.