
Pochi giorni fa ha pubblicato un intervento davvero interessante che riguarda il trasporto marittimo all’interno del Golfo di Napoli.
Un intervento che vi riproponiamo e che deve far riflettere ed accendere i riflettori.
Le cose che dice D’Ambra sono sotto gli occhi di tutti.
“Almeno dal 2009 la Commissione europea ha ricevuto numerose accuse di presunte irregolarità presenti nel golfo di Napoli quanto al mancato rispetto della normativa sul numero massimo di passeggeri a bordo, orari di lavoro, e vetustà di alcunitraghetti. Nonostante le denunce fossero ben documentate con tanto di video, foto e persino un’inchiesta del Tg1, la Commissione non ha trovato la volontà politica di andare fino in fondo ed esigere il rispetto delle norme di sicurezza da parte degli armatori del golfo di Napoli.
Perché si ha l’impressione che la Commissione europea e l’autorità europea per i Trasporti marittimi non vogliano far nulla per evitare gravi incidenti (l’ultimo, le cui cause sono ancora da chiarire, avvenuto ieri tra Ischia e Procida) in uno dei golfi più trafficati al mondo in termini di passeggeri? Le norme europee applicabili non mancano, sia in termini di sicurezza dei trasporti marittimi che di rispetto dell’orario a bordo di unità marittime. Eppure, sembra, per l’ennesima volta, che gli interessi economici di pochi prevalgano sul diritto alla salute e alla sicurezza dei tanti”.