Continua a tenere banco la vicenda legata al cosiddetto ordine del giorno sull’antifascismo, presentato a Piano di Sorrento dal Consigliere comunale del Partito Democratico Antonio D’Aniello. Una questione che sta alimentando molto il dibattito politico cittadino e non solo e che ha visto l’intervento di Tommaso Guarracino. Il rappresentante locale di Casapound si è lasciato andare ad una riflessione che riteniamo molto interessante e che di seguito pubblichiamo.

“Nel 2018 a Piano tiene banco l’antifascismo.

Nel 2018 in una realtà come quella della penisola, piena di problemi, di contraddizioni, di emergenze sociali, ci sta chi si arroga il diritto di stabilire chi può usufruire della pubblica piazza e chi no.

Cosa fa paura?

Le raccolte alimentari e le riqualificazioni di CasaPound?

La sua presenza sul territorio? E quali sono i metodi per “contrastarla”? Gli stessi di quelli che si imputano al “fascismo”.

Senza vedere che viviamo in un posto dove un Sindaco la fa da padre padrone, minacciando, perseguendo e a volte addirittura “comprando” chi prova a dissentire. Dove trovi gente che dice “ho paura a non votare per…”.
Paura.

Nel 2018…Amministratori che anche apertamente riescono a dire “ti rovino” usando le loro conoscenze per far perdere posti di lavoro o per attuare pressioni psicologiche su chi dissente, su chi sottolinea gli errori e le mancanze.

Pericolo per la democrazia? Quale democrazia? È forse questo sistema democratico?

O forse si vive in un periodo nel quale tutto ciò che si imputa al fascismo è pienamente applicato grazie alla paura e all’omertà?

Si sventola un timore del ritorno dell’olio di ricino in un posto dove le violenze son ben peggiori, più subdole e più efficaci.

E tutti lo sanno, tutti lo sapete, tutti pronti a sfogarsi qui su fb, ma rintanarsi poi nella paura quando si tratta di passare ai fatti.

Godetevi pure lo sfogatoio di FB, lì fuori ci sta la vita reale, dove dover chinare il capo, dove la repressione e la paura già scandiscono le vostre vite, altro che olio di ricino…”