E’ stata la settimana degli atti eroici per la nostra bella Isola Felice. 

Sì, la Penisola sorrentina.

Una settimana inauguratasi con l’encomio solenne ad una vigilessa di Meta e proseguita con le pubbliche lodi al custode di Villa Fondi a Piano.

Non mi dite che non ve ne siete accorti?

Due autentiche iniezioni di autostima, per noi peninsulari. In un’Italia che va a puttane, noi ci siamo distinti. Abbiamo rinvigorito il nostro “io”.

Siamo i ‘più migliori’ e nessuno si senta escluso.

Io però, con quei pochi neuroni residui in moto perpetuo che mi ritrovo, mi sono un attimino fermato ad analizzare i due fatti.

Ometterò volutamente i nomi dei due protagonisti a loro insaputa, perché non è a loro che è diretta la mia riflessione. Anzi, pur non avendo mai avuto il piacere di conoscerli personalmente, sono sicuro che trattasi di due validissimi elementi.

Partiamo da Meta

Una vigilessa, nel mentre è in servizio, viene allertata da alcuni cittadini che le segnalano la presenza di un uomo che dorme in strada. Lei ovviamente, essendo un’agente di polizia municipale e non un qualunque passante, interviene e cerca di allontanare l’uomo. Dopo un po’ di caciara, con tentativi di aggressione alla donna fermati grazie all’intervento di un altro cittadino (questo sì qualunque), l’agente di P.M. chiama i Carabinieri che proseguono l’opera.

Da qui l’encomio solenne, con tanto di promozione deliberato dall’Amministrazione comunale di Meta.

E’ qui che i neuroni superstiti iniziano a sbizzarrirsi e si interrogano:

Ma cos’altro poteva fare la vigilessa?

Mandare a quel paese i cittadini che l’avevano allertata?

In altre parole fottersene?

Senz’altro che no, sarebbe venuta meno ai suoi doveri. Ricordiamoci che era in servizio, qualcuno avrebbe potuto anche denunciarla. Sarebbe stata passibile di subire persino un procedimento disciplinare.

Allora?

Allora ha fatto il suo dovere.

Né più, né meno. Come è giusto che sia in un paese normale.

Però s’è beccata l’encomio solenne.

Sticazzi! E al cittadino che è intervenuto e che nemmeno era tenuto che gli diamo la medaglia al valore?

Andiamo a Piano di Sorrento

Cosa succede se, nella nostra “città che legge”, fra i viali di Villa Fondi, un bravo ragazzo diciottenne smarrisce il suo portafogli con carte di credito e con i suoi risparmi di 350 euro in contanti che sarebbero serviti per comprare dei libri universitari ? 
Succede che il custode di Villa Fondi ritrova il portafogli e, con l’aiuto dei carabinieri, rintraccia il giovanissimo proprietario che nel frattempo si stava disperando per quanto accadutogli.
I fatti, con incauto smarrimento e veloce riconsegna, sono accaduti oggi pomeriggio. Protagonisti il nostro custode (X) ed un ragazzo santanellese, cui è stato riconsegnato anche il sorriso di bravo studente “che legge”, sebbene un pò distratto, e che promette di non “perdere” però mai la sana voglia di studiare.

A fornire in questo caso la notizia è il sempre più social nuovo funzionario del settore cultura del Comune carottese Giacomo Giuliano. Vale a dire il “superiore” gerarchico del custode stesso.

E’ l’apoteosi. Il Sindaco di Piano di Sorrento in prima persona Vincenzo Iaccarino decide di rilanciare l’accaduto che presto finisce sui giornali.

E’ qui che i neuroni superstiti tornano a sbizzarrirsi:

Ma cos’altro poteva fare il custode?

Prendersi i soldi e buttare il resto o al massimo spedirlo per posta?

Insomma fottersene?

Senz’altro che no, sarebbe anche lui venuto meno ai suoi doveri. Ricordiamoci che era il custode in servizio. Avrebbe commesso un reato e sarebbe stata così passibile persino di subire un procedimento disciplinare.

Allora?

Allora anche lui ha fatto il suo dovere.

Né più, né meno. Come è giusto che sia in un paese normale.

Però…

Però evidentemente non siamo un paese normale e quindi eleviamo ad eroi chi si limita a fare semplicemente il proprio dovere, quasi come se non fossimo nemmeno più abituati all’idea di fare il proprio dovere.

Allora non meravigliamoci se domani a Sant’Agnello premieranno con la Coppa Disciplina il vigile che farà attraversare la vecchina sulle strisce pedonali o a Sorrento conferiranno la medaglia al valore all’impiegato che uscirà fuori a fumare la sigaretta e magari butterà anche la cicca nell’apposito contenitore.

Perché per davvero non siamo un paese normale.

O forse, anche questa possibilità inizia a diventare sempre più realistica, normale non sono io.

Johnny Pollio