Il Sindaco di Meta Giuseppe Tito non ha mandato giù il polverone che si è sollevato a seguito del taglio dell’albero di Piazza Scarpati e così ha deciso di passare al contrattacco. Lo ha fatto contattando il nostro blog ed affidandoci una replica a quanto aveva scritto nei giorni scorsi l’avvocato Francesco Saverio Esposito (leggui qui).

Ecco le parole di Tito:

 Sono rimasto molto sorpreso dalle accuse dell’avvocato Francesco Saverio Esposito, anche perché non provengono da una persona qualunque, bensì da chi frequenta gli uffici e ben avrebbe potuto documentarsi. L’avvocato Esposito ha parlato si sciatteria ed insensibilità da parte dell’Amministrazione in merito alla vicenda del taglio dell’albero di Piazza Scarpati, ma evidentemente non sa che quel taglio non è stato un nostro capriccio. Non ci siamo svegliati la mattina ed abbiamo deciso di tagliare l’albero. L’Amministrazione ha ricevuto un finanziamento di sessantamila euro dalla Città Metropolitana, per un progetto che prevedeva la sostituzione e la implementazione del patrimonio arboreo. Quel progetto è stato redatto da un agronomo, il dottor Tullio Esposito, che l’avvocato Esposito conosce bene, visto che è suo fratello. Ebbene in quel progetto, tra gli interventi da fare, si prevedeva la sostituzione dell’albero di Piazza Scarpati perché, come riportato dall’agronomo, si trattava di un’essenza malata. Inoltre, anche a riguardo della sistemazione di via Cosenza, a cui sempre l’avvocato Esposito fa riferimento, vorrei precisare che ancora evidentemente l’avvocato non sa, e non sarebbe stato difficile per lui sapere, che l’Amministrazione ha previsto l’intervento nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche approvato. Non solo è già stato contratto il relativo mutuo per poter dare il via ai lavori. In conclusione, se prima di esprimere giudizi si avesse il buon gusto di documentarsi, forse si eviterebbero polemiche inutili”.