Ormai i giochi sembrano essere definitivamente fatti e già nelle prossime ore, dopo il vertice del PD, dovrebbe arrivare la conferma.

Alle prossime elezioni comunali sarà Tony Cocorullo il principale sfidante del Sindaco uscente Giuseppe Tito. Uno scontro tutto interno al PD, visto che sia Cocorullo che Tito sono iscritti allo stesso partito. Per questo sarà una sfida “civica”. Il partito ufficialmente non si schiererà né da una parte, né dall’altra. Lascerà agli iscritti la libertà assoluta.

Una soluzione di mediazione che alla fine sembra star bene a tutti. Di certo un’anomalia che a Meta, per la verità, si ripete spesso.

Tito nella suo Patto per Meta dovrebbe riconfermare quasi tutti gli uscenti, eccezione fatta per Susanna Barba, che ha preso le distanze già da tempo, e Michele Castellano che sarà invece sostituito dalla moglie Rosanna Testa. Altri due volti nuovi saranno quello di Wanda Sposito e di Corrado Soldatini, che torna in Consiglio dopo l’esperienza nel corso della sindacatura di Bruno Antonelli. Nessun accordo invece, a meno di clamorosi colpi di scena tra Tito e lo stesso Antonelli, per cui non dovrebbe esserci spazio per Tonino Russo.

Più difficile il percorso per Tony Cocorullo e la sua Altra Meta. Cocorullo gode del sostegno dell’ex Sindaco Paolo Trapani, che però non sarà candidato, e di Stefania Astarita, altra figura storica del PD metese, che invece potrebbe essere in lista. Certamente in lista con Cocorullo è dato il Consigliere di minoranza uscente Francesco Miccio. Mentre non si ricandideranno Laura Attardi e Francesco Pane.

Al momento fuori dai giochi è Susanna Barba che sta provando in tutti i modi a ricompattare tutti attorno ad un nome alternativo a quello di Cocorullo. Si sono perse le tracce poi della lista ViviAmo Meta promossa da Augusto Ercolano e che – dopo la presentazione del simbolo – sembra far fatica a trovare proseliti.

Fuori dai giochi è anche Graziano Maresca. Nelle scorse settimane il suo nome era circolato a lungo, ma alla fine Maresca ha fatto sapere che non sarà della partita.

Resta da capire cosa farà la “destra” locale, dopo il mancato accordo con Tito. Non è da escludersi la creazione di un’altra lista con Tonino Russo candidato Sindaco.

Il Movimento 5 Stelle, per concludere la panoramica, resta in attesa della certificazione della lista che vede come candidato Sindaco Domenico Lusciano. Con una bagarre, però, simile sono davvero pochi i margini di manovra per i pentastellati che ancora una volta saranno costretti a candidare persone non del territorio.