Nella giornata di ieri abbiamo appreso che le modifiche legislative al PUT della Penisola Sorrentina, così come licenziate dalla commissione urbanistica, non possono approdare in consiglio regionale per l’approvazione, perché illegittime costituzionalmente.

Un testo che, a quanto afferma la Dottoressa Flora Beneduce, già componente della commissione, appariva illegittimo in alcune sue parti sin dalla prima lettura. Addirittura il gruppo consiliare di forza italia, seppur in minoranza, aveva visto approvare due emendamenti migliorativi, a firma Beneduce-Di Scala. Ma evidentemente ciò non è bastato a salvare un testo troppo compromesso dai conflitti di attribuzione.

Questa notizia mi lascia francamente perplesso. Nei giorni scorsi abbiamo visto a più riprese amministratori locali e lo stesso Consigliere Alfonso Longobardi, promotore dell’iniziativa, sfilare tra le case comunali a raccontare di quanto fosse stato ponderato e  concertato il processo che aveva portato alla redazione delle modifiche. Evidentemente non abbastanza da accorgersi che si stava trattando oggetti in contrasto con prescrizioni costituzionali. Una cosa non da poco.

Ora ogni cittadino del nostro territorio potrà trarre una propria conclusione, ma a me piace guardare le storie in positivo, proponendo soluzioni. Mi sono confrontato con tante persone in questi giorni, e in particolare con il Professore Giovanni Gugg.

Dato che l’iter legislativo dovrà necessariamente ricominciare daccapo, perché non facciamo partire una reale fase di consultazioni con il territorio? Di coinvolgimento delle realtà locali, delle necessità e delle sensibilità della nostra Penisola.

Una modifica così importante, che riguarda il quotidiano di tutti noi cittadini merita un’informazione corretta, e un approfondimento condiviso, non ridotto alle sole stanze del palazzo.  

Michele Vitiello