E’ bastata l’ennesima giornata di passione per i pendolari che utilizzano i convogli dell’EAV per scatenare l’ironia sui sociale. Questa volta alla base dei servizi vi sarebbe stata addirittura la mancanza di materiale rotabile e la carenza di personale a cause delle ferie
Ritardi anche di un quarto d’ora questa mattina per alcuni convogli, specie per i treni destinati a raggiungere Sorrento e Poggiomarino, tratte lungo le quali già ieri si sono vissuti i maggiori disagi nelle ore pomeridiane, con forti ritardi e in alcuni casi con convogli che si sono fermati lungo la tratta per guasti improvvisi.
Così tra i tanti commenti ha suscitato molta ilarità quello dell’architetto Gaetano D’Avanzo che ha sostanzialmente mixato la lettera appello inviata dai Sindaci e dal Presidente dell’EAV Umberto De Gregorio al Ministro Toninelli con la celebre lettera di Totò e Peppino De Filippo.
Ecco cosa ha scritto D’Avanzo:
APPELLO AL MINISTRO TONINELLI:
CARO MINISTRO CUMPARE NIPOTE, MANDAMI NU POCO DE PERSONALE PE LA VESUVIANA, PECCHE’ NUN TENIMME MANCO LI SORDI PE PAVA’ LI CUNTRULLORI E LI MACCHINISTI, MEDESIMI … CA NCE SERVONO PE FA CAMMINARE STA SCHIFEZZA DI TRENI CA CE TRUVAMME… ‘A 40 ANNI….
Buongiorno.
Permettetemi di distaccarmi dall’approccio ironico dell’architetto d’Avanzo in quanto in una situazione così seria se non drammatica non si può, a mio personale parere, utilizzare un’arte così nobile e intelligente come quella rappresentata dall’ironia.
In questi contesti dove da decenni siamo al cospetto di Cittadini frodati, violentati, derubati, raggirati, costretta ai liniti della sopravvivenza (se avete mai viaggiato in un treno Circumvesuviana sapete di che parlo), non possiamo utilizzare strade diverse o alternative a quelle che possiamo e dobbiamo per senso CIVICO ritenere risolutive se anche drastiche.
La richiesta delle dimissioni dell’intero sistema manageriale dell’EAV dev’essere il punto di partenza di una nuova Vita, tagliare gli alimenti alle cariche politiche assegnate, azzerare con sacrificio le cordate gestionali venutesi a creare nel tempo.
Ai Manager/Politici consigliere di dimettersi, fin quanto ancora in tempo, salvaguardando il loro stato civile e morale di Uomini/Donne.
Le dimissioni, come statuto nobile, garantiranno ai “Manager politici” la riallocazione in altre società a “Governance Politica” e li accompagnerà alla maturazione dei requisiti pensionistici “d’ORO” oltre a Barche, Yacht, Cene e Viaggi Gratis per un prosieguo sereno di vita.
Intravedo come unica soluzione per un futuro migliore in Circumvesuviana e per i pendolari tutti, di abbracciare la Croce con sacrificio e dolore, in caso di mancate dimissioni a catena, d’azzerare l’intero sistema clientelare venutosi a creare e che ha contribuito ad affossare le vere professionalità e le potenziali capacità meritocratiche di tutti coloro che quotidianamente con etica in EAV sono costretti a vivere nell’ombra.
L’ironia, ritengo essa possa fornire alibi che non dobbiamo fornire a questi “personaggetti”.
La politica è abilissima e furba nello sfruttare a suo favore tutte le possibili strade e l’ironia potrebbe rappresentare una scorciatoia da evitare per limitare i danni e sperare in qualche rimborso al danno procurato, pertanto se pure adorandola come arte la eviterei.
La drammatica situazione va affrontata subito con: decisionalità, competenza, conoscenza, metodo, educazione e senso civico, tutto quello che al momento manca all’Azienda EAV e Circumvesuviana.
Saluti.
Luigi