Da diverso tempo in Penisola sorrentina stanno circolando alcuni bus dell’EAV (ex Circumvesuviana) totalmente “rivestiti” dalla pubblicità dei Cannabis Store.

In tanti nel vederli sono rimasti sorpresi, qualcuno ha espresso anche giudizi non proprio lusinghieri all’indirizzo dell’azienda regionale di trasporti. Nessuna iniziativa ufficiale, però sino ad ora, da parte di alcun rappresentante istituzionale.

Diversamente da quanto accaduto al Comune di Casamicciola, nell’isola di Ischia, dove il consigliere comunale, con delega alla Pubblica Istruzione, Nunzia Piro, ha recentemente inviato una lettera ai vertici dell’Eav in cui ha scritto:

“Ho urgenza e premura di comunicarvi che ritengo altamente disdicevole e diseducativo mandare un bus a prendere i ragazzi della scuola media con la pubblicità dello store Cannabis anche voi dell’azienda siete genitori e quindi educatori e non vi potete permettere di pubblicizzare prodotti che impoveriscono le capacità intellettuali, favoriscono i disturbi psichici, causano dipendenza. Insomma è una vergogna per l’Eavbus. Vi chiedo di sostituire immediatamente il bus che dovrà trasportare gli studenti casamicciolesi fino alla fine dell’anno scolastico e di non utilizzare mai più questo bus con le scritte Cannabis”.

Nel caso della Penisola sorrentina la situazione è un tantino diverso, anche se il bus incriminato viene comunque utilizzato per il trasporto dalle spiagge di tanti giovanissimi.

In realtà nei Cannabis store, come si legge sul sito ufficiale della nota catena di franchising…

“I  prodotti sono legali ed assoggettati a controlli di qualità scrupolosi. “Va anche sottolineato il fatto che l’ingrediente della Cannabis ha infinite proprietà benefiche rimanendo sempre nei limiti consentiti dalla legge italiana”.

La lavorazione di questi prodotti avviene ad Amsterdam. Vi offriamo una linea selezionata di prodotti di alta qualità che vengono testati e messi a punto per assicurarvi solo il meglio. “Il nostro Franchising è tra quelli più innovativi a livello nazionale e l’affiliazione in franchising vi offre un’ opportunità di business veloce e sicura”.

Tuttavia appare innegabile che il messaggio pubblicitario utilizzato, la foglia di marijuana è altamente suggestivo e non propriamente educativo.

Allora ci chiediamo: è vero che gli sponsor pagano bei soldini e che l’EAV ha tanto bisogno di quei soldini, ma trattandosi di un’azienda pubblica che svolge un servizio pubblico non era il caso magari di evitare?