Non ci stanno i sudditi di Titograd. Si ribellano alla gogna mediatica a cui in queste ore è sottoposto il loro Signore, il ragionier Tito Giuseppe, dopo la clamorosa gaffe di cui si è reso protagonista a termine della diretta dei Sindaci dal Comune di Sant’Agnello (leggi qui). Così, non potendo portare provole e prosciutti a Palazzo Reale, esprimono tutto il loro sdegno sui social.
Invettive a più non posso, contro chi ha osato offuscare l’immagine divina del Capo.
Al motto di…
Tito non si tocca…
…imperversano su tutti i gruppi facebook a sciabolare gli oppositori a destra e a manca.
C’è però chi si spinge oltre e trova anche dei colpevoli, additandoli al pubblico ludibrio.
I colpevoli, o meglio le colpevoli, sarebbero le “Mammine”.
✅ Quelle mammine il cui quesito più difficoltoso è se prendere al bar il caffè ginseng “con lo zucchero o senza zucchero?”.
✅Quelle mammine che fino a ieri hanno portato i figli a Comunioni, Battesimi feste e festini dove tutti stavano senza mascherina e vicini vicini… ma a scuola ( che è tra i posti più controllati) NO, i figli non ce li vogliono portare!
✅ Quelle mammine la cui maggiore capacità psicofisica è cambiare il sacchetto nella Folletto e leggere il libro delle ricette del Bimby.
✅Quelle mammine che credono che i propri figli stiano per essere assoldati assieme ai bambini soldato della Somalia;
✅Quelle mammine no vax negazioniste che vanno contro la Scienza e si comportano come la Chiesa contro   nel 1500;
Quelle mammine che passano la giornata con il cellulare in mano a fare le opinionisti sociopolitiche da salotto di Maria de Filippi. E passano il tempo a giudicare il lavoro di un Sindaco senza avere nessuna competenza né politica, né sociosanitaria.
La colpa è proprio delle “mammine” insomma. Sono loro che, prima di parlare, dovrebbero assicurarsi…
 …di averne le competenze…
 e non offendere l’operato di un Sindaco
…che può sbagliare perché è innanzitutto un essere umano.
Allora giù con valanghe di like – compreso quello dello stesso Signore – scene di giubilo, applausi e standing ovation virtuali.
L’onore del feudo è salvo e a chi prova, seppure minimamente, a dissentire, viene tolta la parola. Come è accaduto ad un’altra utente che aveva provato ad articolare una modesta obiezione alla invettiva contro le “mammine”.
Discussione social chiusa. Non sono ammesse repliche.
Titograd funziona così. Titograd, in fondo, è una democrazia regredita a monarchia assoluta. E’ un posto dove…
…’o Rré ave sempe raggione!
E’ infallibile per dogma divino e, qualora dovesse sbagliare (ma non capita), lo fa perché non si poteva fare diversamente.
‘O Rrè, basta che “porta ‘o pane a casa”, non si discute, come in quelle famiglie patriarcali di qualche secolo fa.
Altrimenti…
…so’ paccheri e schiaffune!
Lo sanno bene gli allegri sudditi di Titograd. Al punto che si beano quando il loro Signore, in una diretta facebook di qualche sera fa, riferendosi a chi non rispetta i suoi ordini, si spinge a lanciare il suo monito…
…se li becco io personalmente. Li faccio male. Li faccio male..
Sì, grande, grandissimo.
Quindi, ispirandoci all’illustre menestrello Tammaro, non vogliamo essere da meno e ci lanciamo anche noi in una ossequiosa invocazione  al Signore…

Ciaccaci con una preta

Tiraci ‘e piatti areto

Stroppeaci, facci male

Mandaci all’ospedale

Picchiaci senza rispetto

Scippaci ‘e pile ‘a pietto

Chiudici in una stanza

Zompaci sulla panza

Ciaccaci, picchiaci, vattici

Legaci, frustaci, sbattici

Tritaci, frullaci, schiattaci

Sputaci, spellaci, spaccaci

Stiraci, sturaci, stappaci

Tiraci, turaci, tappaci

Svitaci, rompici, staccaci

Vattici, ciaccaci

Bucaci col Black and Decker

Scamazzaci comme a ‘nu cracker

Legaci comme a ‘nu cane

E vattici fino a dimane.

j.p.