Con un lungo pezzo, a firma di Vincenzo Iurillo, la vicenda Housing sociale di Sant’Agnello balza nuovamente agli onori della cronaca nazionale. Un articolo dettagliato, quello pubblicato sul Fatto Quotidiano (leggi qui), che ricostruisce la storia dell’intervento edilizio, ma anche i tanti intrecci tra politici, imprenditori, costruttori e chi più ne ha più ne metta.

Un articolo che vale la pena di leggere tutto e che ha provocato l’immediata reazione del Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Piano di Sorrento Salvatore Mare che ha così commentato:

La ricostruzione di Vincenzo Iurillo sul Fatto Quotidiano, a seguito di un esposto del WWF risalente ad un paio di anni fa, è terribile: giudici, costruttori, imprenditori, armatori, tutti collegati in un sodalizio, in uno scambio reciproco, il do ut des “costiero”, che avrebbe trovato terreno fertile nel feudo santanellese.
Mi appare vano riprendere strade già percorse in solitario, la mia posizione è già stata assunta ed è chiara e va al di là delle persone, giacché sono e sarò sempre garantista. D’altro canto lo dice l’articolo 27, comma 2, della Costituzione, quella che insieme alla maggioranza degli italiani ho difeso il 4 dicembre del 2016: «L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». Se non bastasse mi rifaccio anche all’articolo 6, comma 2, della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo: «Ogni persona accusata di un reato è presunta innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata».
Ma il fatto politico è altra cosa: il conflitto d’interessi non può essere inteso solo verso l’avversario, ma dev’essere al centro di ogni forza politica che si appresti a governare o stia amministrando un ente pubblico. Un amministratore dev’essere limpido, non può essere chiacchierato; deve risolvere o mettere a tacere tutte le voci e le accuse, e solo dopo potrà essere sereno nella gestione della cosa pubblica.