C’era la buona fede.

Così ha stabilito il Comune di Piano di Sorrento nella vicenda che ha visto come protagonista M.D., residente a Napoli, ma proprietaria di un appartamento sul territorio carottese. Quindi sanzione minima, 1721 euro, e sospensione dell’attività ricettiva.

Già perché di questo parliamo.

Era il 24 agosto scorso, quando il personale del Comando di Polizia Municipale del Comune di Piano di Sorrento elevava a carico della donna un verbale di illecito amministrativo, contestando la violazione dell’ art. 15 comma 1 della L. R. 24.11.2001, n. 17, in pratica l’aver esercitato l’attività di case e appartamenti per vacanze in assenza di S.C.I.A.

M.D. chiedeva di essere ascoltata e l’audizione avveniva il 9 gennaio scorso ed in quella sede la donna si giustificava dicendo di aver ospitato occasionalmente persone legate da vincolo di amicizia e che era inconsapevole di esercitare attività turistico-ricettiva, una dichiarazione che è servita quindi a mitigare la sanzione che è stata così applicata in misura minima.