In tanti hanno ricordato la figura dell’Armatore Mariano Pane nel giorno della sua dipartita.

Non conoscevamo Pane, ma ci piace condividere le parole scritte da Michele Gargiulo:

Ho il ricordo vivissimo dell’Armatore Mariano Pane di quando nei suoi rientri in Penisola da Roma faceva visita alla amata madre in Via Bagnulo.

Nelle mattine estive delle intense torrefazioni della mia infanzia, infanzia vissuta all’ombra di Mio Nonno, il fumo che profumava tutta la strada era un richiamo per amici e conoscenti della mia famiglia.

Tra tutti questi, l’Armatore Mariano che, affacciandosi nello spazio tra il muro e la grande saracinesca salutava con grande affetto il Nonno. Quel saluto così sincero e caloroso dava il via ai racconti che avevano come protagonista un giovanissimo imprenditore che aveva rivoluzionato l’antico lavoro di famiglia legato all’universo delle noci di Sorrento per diventare, in poco tempo, un apprezzato e stimato Armatore.

Il Nonno indicandomi il grande portone dove ancora brillava la scritta “Ditta Mariano Pane e Figli” con ammirazione mi parlava di quel figlio illustre della Nostra Terra; mi parlava di come tutto era partito da lì, di come caparbietà e dedizione avevano costruito quella storia di successo.