A circa un mese dal suo insediamento, il nuovo responsabile dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Piano di Sorrento, l’architetto Francesco Saverio Cannavale, mostra anche lui di non riuscire a stare lontano dai riflettori. Accetta così di farsi intervistare dal quotidiano on line Positanonews e rilascia alcune dichiarazioni destinate a far discutere.

Così, tanto per partire, marca la differenza tra lui e chi lo ha preceduto. In particolare gli ingegneri Antonio Elefante e Graziano Maresca, sui quali era stata posta la domanda. Cannavale allora precisa che lui fa…

…il tecnico-tecnico, non il tecnico-politico, seguo le direttive dell’amministrazione del sindaco Vincenzo Iaccarino e non mi piace essere presenzialista, non mi sento diversamente da altri ruoli che ho occupato.

Per la verità tra Cannavale ed i suoi predecessori c’è un’altra piccola, ma importante differenza che non viene evidenziata. Elefante e Maresca, quali vincitori di concorso, avevano certamente un’autonomia maggiore rispetto a quella dell’architetto che, invece, è stato nominato ai sensi dell’articolo 110 del TUEL. Il suo è un vero e proprio incarico fiduciario che termina con la fine del mandato del Primo cittadino. Quindi è evidente che è molto più stretto il legame con il suo “nominante”.

L’intervistatore poi cambia il tiro e gli chiede del discusso progetto dell’abbattimento dell’ex scuola capoluogo e dell’eventuale possibilità di altre ipotesi alternative. Cannavale aggira l’ostacolo. Glissa sulle problematiche emerse nelle ultime settimane e fa sapere che…

Nessuno mi ha prospettato niente altro, agli atti ho trovato solo il progetto che ha vinto il concorso fatto in precedenza sulla base di problematiche statiche, non vi sono progetti alternativi che mi risulta, ne nessun atto protocollato che faccia pensare diversamente, d’altra parte questo progetto mi sembra davvero ottimo. Le scelte spettano sempre e solo all’amministrazione, per me il politico fa il politico ed il tecnico il tecnico, io non sono un tecnico-politico, ma un tecnico-tecnico e cerco di fare il mio lavoro nel migliore dei modi”.

Per la serie questo ha trovato, questo gli hanno detto di fare e questo fa; senza star lì a cincischiare e a perdere tempo in studi ed approfondimenti.

Risoluto quindi Cannavale, risoluto ma non sempre.

Infatti sull’altrettanto discusso Progetto di Piazza Mercato ecco uscire fuori un’altra strategia…

…Prima di operare voglio studiare tutti i progetti, ma sopratutto la storia di quell’area. Voglio conoscere bene tutta la vicenda e, ripeto, sopratutto la storia. Bisogna conoscere la storia del territorio per intervenire al meglio…

Qui vuole sapere tutta la storia. Partendo dal Big Bang, passando per il paleozoico, per il mesozoico, il cenozoico, le prime civilizzazioni, sino ad arrivare ai giorni nostri. Ci sarà lavoro da fare prima di metter mano al bandolo della matassa, ma…

…sempre sotto le direttive dell’amministrazione, quello che voglio fare è approfondire bene…

Insomma loro gli dicono quello che deve fare e lui lo fa, parafrasando Pino La Lavatrice, al secolo l’attore comico Michele Manca.

Perfetto così: “110” e lode.