E’ stizzita la Consigliere comunale Monia Cilento, ed affida il suo sfogo ai social. Uno sfogo in cui racchiude le ragioni per cui, lei e gli altri esponenti della minoranza hanno deciso di boicottare a seduta di Consiglio comunale prevista per oggi.

Inoltre, la Cilento, ha pubblicato anche la lettera inviata in mattinata al Presidente dell’Assise una lettera che preannunciava le ragioni dell’assenza e che pubblichiamo integralmente:

Egr. Presidente
I consiglieri comunali firmatari in calce per comunicarLe e dare lettura in consiglio comunale del presente comunicato.
Si intende palesare il profondo dissenso per la convocazione del Consiglio Comunale, ricevuta con PEC il 23 c.m. alle ore 13.30, per il giorno 27 p.v. alle ore 17.00.
Ciò in considerazione che il 18 u.s. si è tenuta la Conferenza dei Capigruppo alla Sua presenza e dei rappresentanti delle forze politiche componenti questo Consiglio.
Nell’occasione si proponevano due date per la convocazione, una il 27 dicembre, l’altra il 2 gennaio.
Non furono apportati particolari rilievi in merito alle date proposte, giacché sia l’una che l’altra, accompagnavano due festività importanti.
Non avrebbe avuto alcun contrasto da parte degli scriventi, se il giorno successivo o quello ancora dopo, si fosse provveduto alla convocazione; purtroppo notiamo con rammarico che per l’ennesima volta non si è data alle forze di opposizione la possibilità di giungere preparati all’appuntamento, convocando l’Assise il giorno 23 dicembre.
Sebbene dal punto di vista formale non ci siano incongruenze, la tempistica è tale da rendere materialmente impossibile ai consiglieri una attenta lettura degli atti e una partecipazione consapevole ed informata ai lavori Consiliari; si reputa inoltre lesiva, in considerazione che non tutti gli atti fossero disponibili on line. Demandare la consultazione presso il Comando della Polizia Municipale come si trattasse di un normale week-end, ci è sembrato poco rispettoso non tanto verso le nostre persone, quanto verso i cittadini che rappresentiamo, infine anche verso i vostri elettori, i quali certamente apprezzerebbero un confronto leale e rispettoso dei diritti democratici di tutte le componenti consiliari.
Nell’ultima Assise si è fatto l’ennesimo accorato appello ad una maggiore collaborazione istituzionale per permettere a tutti i consiglieri di leggere gli atti e per rendere il Consiglio Comunale, come è giusto e risaputo sia, il luogo del confronto e del dibattito, sottraendo ai social network il compito di informare acriticamente e senza confronto diretto sulla vita amministrativa del paese.
Questo appello è stato ancora una volta ignorato. È impossibile condividere la scelta dell’amministrazione di procedere all’approvazione di atti fondamentali senza un dibattito e un confronto informato.
Quindi, sebbene sia rispettata la formalità, ravvisiamo la mancata correttezza nei rapporti istituzionali e l’intenzione di rendere partecipata l’assemblea consiliare, e prendere parte ad un consiglio comunale in questo modo significa legittimarne lo svuotamento complessivo, e trasformarlo da organismo decisionale a semplice passacarte al servizio del Sindaco e della Giunta.
Nello stigmatizzare questi comportamenti reiterati e per le motivazioni espresse, diserteremo i lavori consiliari odierni.