E’ una presa di posizione netta quella del Consigliere comunale Monia Cilento (Podemos) sulla vicenda relativa al paventato abbattimento dell’ex scuola capoluogo di via Carlo Amalfi.

Una presa di posizione che non fa che rafforzare le tante critiche abbattutesi sull’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino.

Un lungo ed articolato intervento che vi proponiamo in maniera integrale.

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Del progetto di riqualificazione della scuola a via Carlo Amalfi hanno parlato tutti: giornalisti, blogger, esperti tecnici ed esperti amministratori. Persone informate dei fatti e degli atti. Io, a dispetto del fatto che mi si possa considerare, a seconda del giudice, una inesperta e una inadeguata, voglio provare a sintetizzare anche la mia opinione, e lo faccio da consigliere, da cittadino, da genitore, visto che ho cominciato ad occuparmi delle strutture scolastiche da un po’ di tempo.

Si perché, sempre a dispetto di quanto mi si è detto nell’ultimo Consiglio Comunale per parlare, soprattutto di investimenti pubblici, bisogna studiare e fare delle analisi, bisogna avere le informazioni corrette, bisogna confrontarsi con chi ha esperienza e con chi ha competenza. E io l’ho fatto. E ho provato a parlarne, anche in un incontro pubblico per mettere a conoscenza dei fatti i cittadini. Sono venuti in pochi è vero (ma sempre e comunque importanti), ma qualche addetto c’era e mi spiace che non se ne sia parlato, legittimando il pensiero dominante che la condivisione delle scelte, la partecipazione, non siano una modalità corretta per valutare le decisioni di governo.

E’ ovvio che la riqualificazione del plesso è un sogno nel cassetto, una legittima aspirazione di tutti noi. Ma è anche vero che il fantasma del plesso ha continuato ad aleggiare sulle strutture in uso e sui loro piccoli fruitori, che ne hanno sopportato le conseguenze della chiusura per dodici lunghi anni, senza vedere la possibilità di essere adeguate alla nuova situazione, che pure lo avrebbe richiesto.

Più di tutti, il plesso di Legittimo, la Gargiulo-Maresca. E se, malauguratamente, per carenza di iscritti, anche i bambini dei Colli fossero spostati a Legittimo per il ciclo elementare, la struttura perderebbe ulteriormente spazi vitali.

Eppure sul plesso ci sono importanti progettazioni, ci sono dei soldi bloccati alla Regione per la riqualificazione energetica, che prevede il rifacimento della struttura esterna, della copertura, degli infissi. Ci sono le progettazioni sull’antisismico e l’anticendio. C’è la progettazione per una palestra (questa si pertinente), che permetterebbe di liberare spazio per aule e il sognato “refettorio”.

Se ci sono effettivamente in previsione dei soldi che la Città metropolitana metterà a disposizione per l’edilizia scolastica (ma attenzione parliamo di un bando che non è ancora uscito, che non è pubblico) sulla base di quale analisi costi-benefici si decide di investire piuttosto in un lotto di un ulteriore plesso che non prevede aule, ma palestra ed auditorium (pure necessari, ma a corredo delle aule), ma effettivamente non fruibili dai plessi esistenti e non sul definitivo adeguamento di quelli in uso?

E con quale logica si è proceduto in passato sugli investimenti parziali sui plessi esistenti e su quelli che arriveranno a breve?

E’ evidente che l’IC di Piano di Sorrento non può sostenere la gestione di un ulteriore plesso rispetto a quelli esistenti. E’ evidente che è necessaria una ridefinizione strategica dei plessi, in base alla quale orientare gli investimenti, ed è necessario condividerla con gli addetti ai lavori e con la Città.

E’ stato fatto un tavolo interdisciplinare per definire la priorità degli investimenti?

Sono state ascoltate le parti prima di annunciare in Conferenza stampa questo intervento (su un bando non ancora pubblico)?

Perché l’Assessore Rossella Russo non era presente in conferenza stampa?

E’ stata informata la cittadinanza circa lo stato attuale delle strutture e sui benefici dell’intervento?

Certo, Piano necessita di una struttura sportiva. Anche. Ma ci sono fondi dedicati (il mutuo del credito sportivo ad esempio) e parti della Città destinate a questo.

Certo, la scuola di via Carlo Amalfi necessita di un intervento. Ma un intervento chiaro, definitivo, condiviso e soprattutto utile (in tempi ragionevoli) alla popolazione scolastica che non merita di essere sacrificata ancora senza prospettive certe.