Esattamente un anno fa, era il 18 giugno del 2018, il Funzionario responsabile geometra dell’ufficio tecnico, geometra Michele Amodio, provvedeva a far pubblicare all’albo pretorio l’avviso di rilascio di permesso a costruire…

“…per l’esecuzione di un intervento di recupero e riqualificazione del fabbricato alla via San Pietro attraverso la ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione di un edificio prevalentemente a destinazione residenziale ai sensi dell’art. 5 della legge n. 19/2009”.

In altre parole un cosiddetto “Piano Casa”.

A firmare il progetto l’ingegner Antonio Elefante, committente dei lavori la società Masto srl, in persona del suo legale rappresentante Martino Pollio.

 

Un vicenda di cui questo blog se ne occupò ampiamente dedicando un’inchiesta di ben quattro puntate (leggi qui 1, 2, 3 e 4).

Una vicenda che ben presto finì persino in Parlamento, per iniziativa del Capogruppo del Partito Democratico Matteo Orfini (leggi qui) e della Senatrice del Movimento 5 Stelle Virginia La Mura (leggi qui) e che portò l’Associazione ambientalista Italia Nostra a presentare un lungo e dettagliato ricorso al TAR-Campania (leggi qui).

Eppure, nonostante questo, approfittando evidentemente del clima di pacificazione che oramai regna nel Consiglio comunale di Piano di Sorrento, nei giorni scorsi ai Colli di San Pietro sono ufficialmente iniziati i lavori, come testimonia il cartello affisso all’esterno del cantiere…

D’altronde, ricordiamo che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino si era espressamente schierata a favore del progetto presentato dalla SAEC dell’ingegner Antonio Elefante, tant’è che nel dicembre scorso si costituì l TAR per difendersi contro al ricorso presentato da Italia Nostra (leggi qui), ricorso che dovrebbe essere discusso nelle prossime settimane.