Intendiamo con quell’orgoglio e quella perseveranza trasmessici dai nostri padri iniziare a tracciare la strada dei nostri figli, suonando tutti i tasti del PianoForte della Città, dal picco di Vico Alvano alla Marina di Cassano, per tirare fuori la più armoniosa melodia che si sia mai suonata

Ha concluso così il suo intervento Anna Iaccarino, nella serata in cui si presentava ufficialmente il movimento politico PianoForte. Una serata per tornare a parlare di politica, con un format completamente nuovo che ha spiazzato un po’ tutti.

Il primo stupore quando ad aprire l’happening, dopo il benvenuto del presentatore d’eccezione Nino Lauro, è stata la musica, o meglio, il protagonista: il pianoforte. Ad accarezzare i tasti il Maestro Luigi Belati che ha suonato quella Ebony and Ivory di Steve Wonder e Paul Mc Cartney che già si candida a diventare la colonna sonora del movimento.

Applausi e palla che passa ad Anna: la portavoce.

Parte insolitamente emozionata la Iaccarino, ma l’intervento non ne perde in lucidità.

Ascolto, dialogo, confronto: vengono ripetute come un mantra più volte nel suo discorso…

L’idea di sforzarsi ad ascoltare più opinioni, a mettere insieme e bilanciare o mescolare più idee può essere difficile da accettare, ma è l’unica che consente di compiere grandi passi. L’unione di note diverse…

…ed ancora…

…Io insieme a Danilo, Giancarlo, Torquato e Antonio ci siamo fermati a ragionare su tutto questo e ci siamo detti che andava sollecitato il dialogo, andava aperto un confronto volto proprio a individuare percorsi, tracciare strade, raggiungere obiettivi. Partendo da storie personali, esperienze diverse, in qualche caso anche opposte, come i tasti bianchi e neri del pianoforte. Come l’ebano e l’avorio. L’Ebony and ivory che cantavano Paul Mc Carney e Steve Wonder e che poco fa ci ha amabilmente suonato Luigi. E come l’ebano e l’avorio vivono insieme in perfetta armonia sulla tastiera del piano, come insieme riescono a produrre delle armoniose melodie, così PianoForte vuole avere l’ambizione di far suonare una nuova musica per la nostra Città.

Poi il chiarimento, scandito in maniera perentorio…

Questa non è una lista, noi non siamo candidati…forse lo saremo o forse lo sarà qualcuno o non lo sarà nessuno…lo ripeto per l’ultima volta e spero finalmente di essere stata chiara!

Infine l’analisi della situazione della Città e la proposta…

Ecco allora che occorre fermarsi tutti insieme a  riflettere e cambiar ancora pelle almeno in parte. A fare quello che i carottesi hanno sempre dimostrato di saper fare. Con orgoglio e perserveranza.

Quindi la visione di questa nuova Piano come…

…una città a misura di bambini, di ragazzi: a misura di futuro. Una Piano in cui bambini e ragazzi siano al centro delle scelte politiche e che siano poi anche perno dell’offerta turistica.

Così, chi si aspettava attacchi, polemiche, critiche; chi si aspettava Anna la Barricadera, Anna Giovanna D’Arco torna a casa deluso. Deluso e sorpreso di questo nuovo corso accanto ai nuovi compagni di viaggio. Dopo di lei, in rigoroso ordine alfabetico, a prendere la parola è Antonio D’Aniello.

Il Consigliere comunale in carica spiega le ragioni della sua presenza. Del perché ha…

…accettato l’invito a guardarsi negli occhi fatto da Anna.

Antonio chiarisce:

Mi sembra già rivoluzionario stare qui a parlare serenamente di politica senza alcuna scadenza elettorale alle porte.

Dopo D’Aniello il testimone passa a Giancarlo d’Esposito. Prende il microfono poche parole e la sua voce è rotta dall’emozione.

Si commuove. Il pubblico capisce e applaude.

Lui riprende. Sembra uno show, ma non lo è.

Giancarlo racconta…

…non pensavo che sarei tornato a parlare di politica.

La passione però è tanta. L’idea lo affascina ed ha voluto esserci. Esserci come Danilo Esposito, che lo segue in scaletta ed esprime il suo malessere…

…Non è vero che sino ad oggi non mi sono interessato della mia Città, avrei voluto farlo. Ma dove? Ecco oggi con PianoForte si vuole creare questo luogo in cui poter parlare, discutere e confrontarsi.

Chiude Torquato Galasso che cita Bob Kennedy ed invita tutti ad un maggiore impegno per la politica e per la propria comunità.

La parola torna così a Nino Lauro che si lancia in un simpatico siparietto con l’annunciato ospite a sorpresa: Salvatore Russo Nove Otto. Salvatore, prima di deliziare i palati con la sua “Pizza Rustica alla Nove Otto”, racconta aneddoti ed invita a valorizzare una Città che ha tutte le carte in regola per poter primeggiare.

Quindi pausa rinfresco accompagnati dalle note del maestro Belati che suona prima Imagine di John Lennon e poi Ballata per Adelina di Richard Clayderman. Si fa quasi fatica a credere che si tratti di un incontro in cui il tema principale è la politica.

Ai tavoli ci si scambia idee, si scherza: si parla.

Finita la “ricreazione” Nino Lauro apre il dibattito. Intervengono Rosaria Iaccarino, la mamma dell’indimenticato
avvocato Giovanni Antonetti, Paola Ercolano, l’ingegner Graziano Maresca. Poi è la volta di Giovanni Ruggiero e Gianni Iaccarino. Partecipa ma resta in silenzio un altro ex della politica: Salvatore Cappiello. Tra il pubblico ad ascoltare anche l’ex funzionario comunale del settore cultura Carlo Pepe, il Presidente del Centro Commerciale Naturale Mimmo Avvisati, il rappresentante del WWF Claudio d’Esposito, il Presidente dell’associazione Canis Sapiens Tommaso D’Angelo, insieme a cittadini ed amici.

Restano a casa, invece, gli amministratori comunali in carica. Tutti: all’unanimità. Sia quelli di minoranza che quelli di opposizione, benché regolarmente invitati, come fanno sapere dall’organizzazione. A fare eccezione è Vincenzo Califano – il portavoce del Sindaco Vincenzo Iaccarino – che non ha voluto mancare all’appuntamento.

La serata si chiude con il saluto e l’impegno a rivedersi presto della Iaccarino, il maestro Belati che suona ancora Ebony and Ivory, qualche foto ricordo e l’immancabile brindisi di buon augurio.

Il PianoForte ha ufficialmente iniziato a suonare…e già si sente.