Qualcosa si muove al Ministero della Giustizia. Il dossier sull’affaire GORI è al vaglio degli uffici. Dopo l’interrogazione parlamentare presentata dall’esponente del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo (leggi qui), con la richiesta di inviare degli ispettori alla Procura di Torre Annunziata, il Ministro Alfonso Bonafede ed i suoi collaboratori starebbero valutando il da farsi.

A rivelarlo è Vincenzo Iurillo sul Fatto Quotidiano (leggi qui) in un articolo pubblicato oggi. Un pezzo, che riprende in parte un altro articolo pubblicato ieri sul sito Stylo24 (leggi qui) in cui viene anche ricostruita parte della vicenda ed in cui spunta per la prima volta il nome dell’attuale vice-Sindaco di Piano di Sorrento Pasquale D’Aniello.

Nei confronti di D’Aniello, nell’inchiesta prescritta, i magistrati avevano ipotizzato il reato di corruzione, in relazione ai suoi rapporti con l’allora Amministratore Delegato di GORI, Stefano Tempesta. D’Aniello, per il tramite della sua impresa, la New Electra srl avrebbe regalato circa 40mila euro di lavori di ristrutturazione della casa di Tempesta a Roma.

Negli stessi anni la New Electra avrebbe beneficiato tre milioni di appalti ed affidamento diretto.

Nell’articolo del Fatto Quotidiano viene riportati anche un passaggio in cui il PM afferma che…

“Il D’Aniello da piccolo imprenditore del settore e titolare di aziende modeste ha ottenuto affidamenti di lavori di importo crescente, tanto da consentire alle sue aziende di acquisire requisiti specifici nel settore di riferimento. Orbene, pur volendo ricondurre tutti i comportamenti nel paradigma della corruzione, deve affermarsi che ad oggi sono prescritti essendo intervenuti nell’arco temporale intercorrente tra il 2005 ed il 2009”.

Anche questi fatti, però, sono finiti nel gran calderone della prescrizione, per cui non si potrà mai appurare se le ricostruzioni fatte degli inquirenti avrebbero poi trovato conferma nel processo.