“Si partirà dalla Piazza Cota, centro nevralgico del Paese, ma troppo trascurato nel corso degli anni al punto di non aver mai acquisito il proprio valore e quindi espresso le proprie potenzialità. Questa Piazza va quindi “ripensata” secondo una nuova dimensione più moderna e soprattutto più consona alla tipologia e all’ubicazione per trasformarla da un “luogo a socialità passiva” in una location attrattiva, dinamica e propulsiva della nuova immagine del Paese per le potenzialità che essa è in grado di esprimere sul piano sociale ed economico. Per questo si intende bandire un “concorso di idee” con l’obiettivo di valutare progetti che, interpretando la visione dell’Amministrazione, possano ridisegnare l’intera fisionomia della Piazza Cota per trasformarla in una realtà accogliente, da vivere H24 da parte dei Cittadini, dei Visitatori e Turisti”.

Ve lo ricordate?

Era il primo punto del libro dei sogni del Sindaco Vincenzo Iaccarino.

Il suo programma elettorale. Il suo programma di mandato. Era maggio del 2016 quando lo iniziò a propinare ad una Città sempre più boccalona.

A meno di un anno dal suo insediamento, per dare vigore a quello annuncio, Iaccarino dichiarò:

“Per il momento abbiamo fatto solo un intervento, diciamo così, di sicurezza in attesa che prenda corpo il restyling della Piazza che è una priorità della mia Amministrazione. Almeno in questo modo non si crea una specie di ghetto nel cuore del paese”.

Insomma il meglio doveva ancora venire.

Infatti venne.

Nel piano triennale delle opere pubbliche 2017/2020 veniva inserita proprio quella voce.

L’intervento era previsto per la seconda annualità, vale a dire per il 2018.

Scorrendo l’elenco si scopriva che l’importo previsto per fare tutto quel po’ di ben di Dio promesso nel programma era pari a 250 mila euro.

Nessun refuso.

Per riqualificare o restylizzare Piazza Cota sarebbero stati sufficienti, secondo il Sindaco Vincenzo Iaccarino, soli 250 mila euro.

Per Piazza Mercato non ci sono milioni che bastano, mentre a Piazza Cota avrebbero fatto tutto con 250 mila euro.

Meglio di niente.

Evidentemente però l’anno trascorso, come le migliori nottate, avrà portato consiglio. Effettivamente ci sono state parecchie “spesulelle”. Le processioni, le sagre, i contributi, la festa di San Michele, Natale…insomma l’acqua è poca e la papera non galleggia.

Allora cosa hanno pensato di fare?

Hanno ridotto il “cachet” per Piazza Cota.

I lavori partiranno il 2018 (almeno così si spera) ma si faranno con soli 50 mila euro.

Capito bene?

Con qualche migliaio di euro in più di quanto hanno speso per asfaltare in maniera indecente a Pozzopiano, con gli stessi soldi che spendono per vestirla a festa a Natale questi pretendono di ripensare…

“…secondo una nuova dimensione più moderna e soprattutto più consona alla tipologia e all’ubicazione per trasformarla da un “luogo a socialità passiva” in una location attrattiva, dinamica e propulsiva della nuova immagine del Paese per le potenzialità che essa è in grado di esprimere sul piano sociale ed economico”.

Abbattiamoci le mani.