Se pensi all’estate, pensi magari all’anguria, al gelato, alle vacanze e, nella nostra Piano di Sorrento, al torneo degli Zoccoli Volanti.

Pur se non ho mai partecipato,  lo ricordo sin da quando ero ragazzina. Spesso, dopo gli appuntamenti estivi al Centro Parrocchiale, si andava a dare un’occhiata. Anche solo per salutare qualche amico impegnato nelle partite.

Il tempo è passato.

Il torneo si è ripetuto ogni anno. Sempre nella stessa sede, ma acquistando, via via, qualche tassello in più. Trasformandosi in un evento in piena regola. Poi all’improvviso, proprio come un temporale estivo, è arrivato lo stop!

Il torneo non può tenersi per motivi di sicurezza.

La dirigente scolastica ha esternato le sue ragioni e la Commissione eventi si è pronunciata in tal senso. Punto!

Ahimè, in perfetto stile italiano. Quando si tira in ballo la storia della sicurezza, si apre una voragine, un pozzo artesiano, un buco nero.

Insomma, non si sta mai a posto!

Specie dopo gli eventi terroristici degli ultimi anni, sono piovute leggi, leggine, circolari, note ministeriali che semplificano ciò che doveva essere complesso, per poi finire per complicarlo ancora di più.

Così spesso, mentre, le norme sono da una parte, la realtà sta dall’altra.

Di conseguenza, a parte qualche rara eccezione, ogni evento difficilmente vede davvero rispettati i requisiti di sicurezza imposti dalla legge. Di conseguenza ancora, quando ci si vuol mettere di traverso rispetto ad una manifestazione, basta evocare questo aspetto e tutto magicamente si inceppa.

Una cosa è certa, stando a quanto si è letto sin ora, se ognuno avesse fatto la propria parte, la manifestazione si sarebbe svolta e la tradizione continuata. Il Sindaco, l’Assessore allo Sport, quello alla Pubblica Istruzione, la  Dirigente scolastica ed il Presidente della Associazione avrebbero dovuto fare sistema. Assumersi ciascuno delle chiare responsabilità. Il che a quanto pare non è accaduto.

Il punto però su cui mi voglio soffermare è un altro: è l’assurdo, inspiegabile silenzio della classe politica.

Qui non c’è da studiare progetti.

Non c’è da conoscere di urbanistica, né di bilanci.

Non ci sono notti da trascorrere su bandi e delibere.

No!

Qui c’è da esprimere il proprio pensiero, in qualità di politici, in merito a quanto è accaduto!

E’ un pezzetto della nostra Città ad essere in ballo. Si tratta di metterci la faccia, di esporsi. Di avere un po’ di coraggio.

È tanto difficile mettere insieme due parole per far capire ai cittadini la propria posizione?

In fondo, il compito dei politici è anche quello di spiegare la politica, pure quando, come in questo caso, si esterna in “piccoli” aspetti della vita sociale. Come si fa a pretendere che i cittadini partecipino alla vita politica, se non sono gli stessi politici a renderli partecipi informandoli, discutendo e animando un dibattito?

Da tempo, il virus del silenzio colpisce un po’ ovunque.

Basti pensare che si tace a Meta sulla questione di Villa Giuseppina, così come a Sant’Agnello sulla recente indagine che ha colpito il Palazzo. Gli esempi potrebbero continuare, ma il mal comune, seppur conforta, in questo caso non è mezzo gaudio.

Così, se da una parte non si può non riconoscere al Presidente del Consiglio comunale Mario Russo il merito di essersi esposto, di aver espresso il proprio pensiero (condivisibile o meno), fino anche ad assumere una posizione critica verso i suoi stessi colleghi, dall’altra non si può non additare il silenzio di coloro che invece avrebbero dovuto far sentire la propria voce.

Il silenzio del Sindaco, in primis.

Vincenzo Iaccarino si è limitato a passare da mero divulgatore della nota della Scuola a telegrafico comunicatore della ipotetica soluzione al problema, col trasferimento dell’evento al campo di Pozzopiano. Per il resto, non ha speso una parola, come se il fatto non fosse suo.

Nulla!

Il macigno della sicurezza, la idoneità della struttura, le accuse di bivacchi, di risse, di commerci strani e via discorrendo, non lo tangono proprio. Lui veleggia con estrema nonchalance dal gettare la colata sulla Dirigente scolastica Maria Rosaria Sagliocco all’annunciare la lieta novella.

E Chest’è!

Il silenzio dell’Assessore allo Sport, la dottoressa Carmela Cilento, che sembra volersi limitare a prendersi solo il “bello” del proprio incarico. Presenziando a feste e festicciole, per poi tacere quando le cose si complicano. Quando cioè dovrebbe essere la prima a metterci la faccia.

Il silenzio dell’Assessore alla Pubblica Istruzione dottoressa Rossella Russo. La Russo ha clamorosamente lasciato scoperto il fianco. Si è sottratta al suo ruolo di fare da tramite tra le due Istituzioni (Scuola e Comune).

Il silenzio dell’opposizione consiliare che sembra non essere nemmeno sul pianeta terra. Giustificando il consigliere Antonio D’Aniello che è assorbito da problemi che lo hanno portato a prendere un attimo di pausa (problemi che gli auguro si risolvano al più presto), gli altri non hanno proferito una solo parola. Nemmeno una, non sarebbe stato così difficile, Si poteva farlo anche senza “comprare una vocale”.

Certo magari presenteranno una interrogazione? Un giorno forse la discuteranno anche. Forse, ma non basta. Il Consiglio comunale è la sede principe del dibattito politico, ma non è certo l’unica. Il loro silenzio è davvero pesante.

A completare il quadro della congiura del silenzio sovvengono gli altri membri della maggioranza. Magari ogni tanto, qualche interrogativo potrebbero pur porselo, anziché limitarsi al ruolo di semplici comparse.

Quella che invece dovrebbe restare zitta sono io.

Lo so.

Sono quella che non può parlare perché si è tirata fuori, ma che volete farci?

Io ci provo.

Non sempre mi riesce, però, non quando tutto intorno si aspetta, per pavida comodità, che torni il sereno!

Anna Iaccarino