Delle bollette dell’acqua care al Comune di Piano di Sorrento, il nostro blog se ne era occupato già nel novembre scorso. Basta cliccare qui per averne un’idea.

La questione però è stata anche sfiorata nell’ultima seduta di Consiglio comunale, quando – nel corso del dibattito (si fa per dire) sul Consuntivo – l’opposizione ha sollevato il problema.

17 mila euro di consumi idrici, per il solo Municipio sono apparsi a tutti un po’ esagerati. Basti considerare che il Palazzo è aperto cinque giorni a settimana e solo mezza giornata, fatta eccezione per i due rientri pomeridiani del martedì e del giovedì. Poi, poi ospita solo uffici.

Nel silenzio generale, l’unico che ha provato ad abbozzare una giustificazione è stato il Presidente dell’Assise (che non menzioniamo per non colpire la sua suscettibilità). Il Presidente ha ipotizzato che possa essere il frutto di conguagli, insomma verranno poi bollette meno care, se non addirittura a costo zero.

Insomma il mistero è rimasto mistero. Quel mistero, però è più di un mistero.

E’ un vero e proprio mistero misterioso.

Già perché ai sempre attenti e vigili nostri rappresentanti istituzionali è sfuggito un piccolo, ma importante, dettaglio.

Il Comune, per i consumi idrici del Palazzo di Città, non ha pagato 17 mila euro solo nel 2017.

Noooooo!

Sono anni che paga sempre la stessa identica cifra, per quella come per le altre utenze.

Né un centesimo in più né un centesimo in meno. Sfidiamo chiunque a riuscire nella stessa impresa.

Come accidenti faranno?

Avranno per caso installato uno speciale meccanismo vicino al contatore?

Una specie di aggeggio infernale che, quando si raggiungono i 17 mila euro di consumi idrici, blocca le forniture e costringe i dipendenti a portarsi l’acqua da casa anche per tirare lo sciacquone?

Viceversa, qualora verso il 29/30 dicembre il contatore dovesse calcolare consumi di qualche migliaio di euro al di sotto della cifra magica di 17 mila euro, quell’infernale aggeggio attiva in automatico tutti i rubinetti al massimo della pressione giorno e notte?

Insomma quale sarà mai la verità? Chi la custodisce?

Probabile ne sappia qualcosa in più il Ragioniere Capo, il dottor Vincenzo Limauro, che l’altra sera assisteva sornione al dibattito.

Ecco così che il mistero dell’acqua si trasforma nel I Mistero di Limauro. Forse un giorno verrà rivelato al suo successore o forse no. Non si saprà mai.

Da perfetti “pierini” abbiamo provato a scavare nel recente passato. Siamo tornati indietro di un paio di anni. Sempre nel Consiglio comunale di Piano di Sorrento.

Maggio 2016 anche all’epoca si discusse di questa anomalia. In quella circostanza qualcuno (o qualcuna) dall’opposizione decise di andare più a fondo. Così il sornione Limauro rivelò che in realtà l’acqua il Comune non la pagava perché GORI non inviava le bollette. Lui perciò impegnava quella somma rilevante per “…starci largo”.

Una sorta di minitesoretto, utile ad ogni bisogna.

A distanza di due anni vuoi vedere che le motivazioni siano rimaste sempre le stesse?

Può essere, solo che questa volta nessuno ha provato ad andare più a fondo.