Ve lo ricordate il promessone del Sindaco Vincenzo Iaccarino? Quello sparato nel suo programma elettorale. Recitava precisamente così:

“Si partirà dalla Piazza Cota, centro nevralgico del Paese, ma troppo trascurato nel corso degli anni al punto di non aver mai acquisito il proprio valore e quindi espresso le proprie potenzialità. Questa Piazza va quindi “ripensata” secondo una nuova dimensione più moderna e soprattutto più consona alla tipologia e all’ubicazione per trasformarla da un “luogo a socialità passiva” in una location attrattiva, dinamica e propulsiva della nuova immagine del Paese per le potenzialità che essa è in grado di esprimere sul piano sociale ed economico. Per questo si intende bandire un “concorso di idee” con l’obiettivo di valutare progetti che, interpretando la visione dell’Amministrazione, possano ridisegnare l’intera fisionomia della Piazza Cota per trasformarla in una realtà accogliente, da vivere H24 da parte dei Cittadini, dei Visitatori e Turisti”.

Come parlò bello Iaccarino. Lo disse solo due anni fa.

Oggi invece?

Oggi invece si tramuta in “realtà” quel sogno di ripensare Piazza Cota…

“…secondo una nuova dimensione più moderna e soprattutto più consona alla tipologia e all’ubicazione per trasformarla da un “luogo a socialità passiva” in una location attrattiva, dinamica e propulsiva”.

Si tratta di una “realtà” un po’ diversa da quel sogno a dire il vero.

Allora addio concorso di idee – servono troppi soldi – e incarico affidato agli uffici.

Addio “ripensamento” – servono sempre troppi soldi – e semplice sostituzione della pavimentazione del marciapiedi intorno al Municipio.

50 mila euro e la magia è fatta.

Non proprio tutta la magia, perché si sono accorti che con 50 mila euro non aggiustavano nemmeno il sistema di irrigazione dei giardinetti e non passavano nemmeno i cavi nuovi dell’impianto elettrico.

Ecco così che i soldi necessari sono saliti ad 80 mila.

Davvero troppi!

Anche perché Iaccarino & c.  quegli 80 mila euro non li hanno.

Stanno, come suol dirsi, con le pezze al culo.

In un bilancio, quello approvato lo scorso mese di marzo, che ha oltre 23 milioni in entrata, di cui 12 in parte corrente, non sono stati capaci di raggranellare la misera somma di 80 mila euro.

Allora che cosa hanno pensato di fare.

30 mila li hanno fatti uscire a spizzichi e a spizzichini e gli altri 50 mila li hanno chiesti in prestito alla Cassa Depositi e Prestiti.

Si sono fatti un debito.

E’ come se un padre di famiglia che ha un reddito di 20 mila euro all’anno si facesse un Prestitempo per riparare il galleggiante dello scarico del cesso che si è rotto.

Non ha gli 80 euro da dare al tubista e va in banca a farseli prestare. Tutto questo per non rinunciare ad un paio di pizze al sabato sera o all’abbonamento a Sky Calcio.

E’ questo il livello!

Sarebbe bastato poco per trovare quei restanti 50 mila euro e che accidenti glielo dobbiamo dire noi?

Qualche contributo in meno, qualche prebenda rinviata di un anno. Se poi volevano fare bella figura Sindaco e Giunta rinunciavano all’indennità per due o tre mesi ed “apparavano” i soldi.

Dopo altro che il like su facebook da parte dei soliti boccaloni, arrivava quello accademico persino di Mark Zuckerberg in persona.