Non è un attacco contro la politica cittadina, è lo stesso architetto Vincenzo Attanasio a precisarlo, ma un racconto di una delle tante disavventure possibili che possono capitare a chi si imbatte in una delle stazioni dell’ex Circum.

Un racconto che diventa un post sulla pagina facebook del professionista e che si chiude con una stilettata nei confronti di qualche amministratore locale che, recentemente si è lamentato della troppa politica sui social.

Questo il post integrale dell’architetto Attanasio.

“Premesso che quanto riporto in questo post non è una polemica verso il Sindaco è l’amministrazione di Piano di Sorrento, ma è diretto al presidente dell’EAV ed ai suoi consiglieri che amministrano questa società.
Fatta questa premessa, racconto quanto successo quasi un ora fa.
Accompagno mio figlio alla stazione della circumvesuviana di Piano, entriamo e ci dirigiamo verso la macchina per fare il biglietto per Napoli.
Tre tentativi andati a vuoto, con restituzione dell’importo pari ad euro 3.90, quanto dovuto per la corsa completa fino a Napoli.
Dopo di noi assistiamo al tentativo di altre 7 persone che ottengono lo stesso risultato.
Le barriere sono aperte è così all’arrivo del treno tutti passano, compresi 10 persone di etnia rom.
Ora, invece di pensare solo al restyling delle stazioni, atto dovuto è che comunque ha i suoi costi per la società, non si potrebbe fare qualcosa per far pagare tutti, sia quelli che in maniera civile vogliono farlo che quelli che approfittando della situazione non hanno intenzione di farlo ?
In 5 minuti, la società ha perso, nel senso di mancato incasso, facendo una media di 2 euro a persona, ben 34 euro.
Poi parliamo di crisi dei trasporti, si organizzano eventi per parlare di soluzioni per risolvere questo problema, con inevitabile passerella di qualche PERSONAGGETTO politico, ed intanto ……..
Ma che ne parliamo a fare.
Così va.
Poi qualche amministratore sentenzia che bisogna smettere di fare politica utilizzando i social.
La domanda è dove se non esistono più le organizzazioni politiche, associazioni di cittadini, comitati di quartiere, luoghi dove poter fare domande, discutere dei problemi, provare a dare qualche suggerimento?”