La pisside, il calice, denaro e soprattutto le ostie consacrate. E’ questo il bottino messo a segno dai ladri intrufolatisi nella Chiesa di San Giuseppe di Sant’Agnello. Il tutto per un controvalore di circa 5/6 mila euro.

L’aspetto qui inquietante della razzia è però senz’altro quello della sottrazione del “Corpo di Cristo” che, inevitabilmente, richiama alla mente il satanismo.

Basti pensare che, sul mercato nero, ciascuna ostia già consacrata può valere tra le 50 ed i 150 euro l’una.

I prezzi oscillano anche in funzione del cosiddetto “calendario nero”, parallelo a quello cattolico, che fissa i rituali in cui vengono profanate le ostie.

Così adepti e sedicenti “sacerdoti” delle messe nere commissionano questo tipo di refurtiva per utilizzare poi le ostie nei loro rituali.

Il 21 dicembre, in particolare, giorno del solstizio invernale, è una delle date più importanti per gli adoratori di Satana. E’ la prima notte della Tregenda, la notte in cui i riti demoniaci si mescolano con quelli pagani.

Non a caso, sempre in questi giorni, un furto analogo è stato segnalato anche in una delle Parrocchie di Vico Equense.