RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

“In relazione al guasto fognario che ha interessato il rivo Pecoriello GORI intende precisare che l’Azienda ha ricevuto segnalazione dalla Capitaneria di Porto di Sant’Agnello la sera 27 maggio ed i tecnici nell’arco di 2 ore si sono recati sul posto, in conformità a quanto richiesto dalla Delibera 655/2015 di ARERA (art. 33). Gli interventi di eliminazione dello sversamento fognario sono stati completati nella tarda mattinata successiva alla presenza degli uomini della Capitaneria, con i quali si è deciso di avviare un’attività di verifiche congiunte su tutto il rivo Pecoriello, rilevando venerdì 1 giugno, l’otturazione della rete fognaria di natura nera in prossimità di una spalletta del rivolo San Filippo che determinava la presenza di reflui nel rivo. Reflui che comunque non finivano in mare, perché intercettanti e convogliati a depurazione tramite un collegamento di recupero del rivo alla condotta comprensoriale. Tale otturazione è stata prontamente eliminata con l’ausilio di autoespurgo e quindi è stato ripristinato il funzionamento della rete con conseguenziale lavaggio e bonifica dell’area interessata dallo sversamento nel giro di poche ore.

Infine, in merito alle pozze di liquami accumulati sulla spiaggia del Pecoriello (per i quali l’ARPAC ha rilevato il superamento dei limiti normativi) si evidenzia che l’area è interdetta all’accesso dall’Ordinanza sindacale n.98 del 29 luglio 2013 del comune di Sant’Agnello, con un divieto assoluto per pericolo di caduta massi. GORI ha comunque già avviato un confronto con il Comune per valutare un eventuale intervento di sanificazione della spiaggia”.

Questo il testo del comunicato recapitatoci dalla GORI in merito allo sversamento dei liquami nei giorni scorsi.

Tuttavia qualcosa non quadra. Infatti il gestore fa sapere di aver provveduto immediatamente in data 27 maggio 2018 a riparare il guasto e non abbiamo motivo per dubitare di quanto dichiarato.

Da quanto tempo, però, esisteva quel guasto?

Sul punto GORI non aggiunge nulla, noi non lo sappiamo, ma possiamo certamente offrire un nostro contributo.

Eccolo:

In data 17 maggio (dieci giorni prima della segnalazione e della riparazione del guasto) questi erano gli esiti delle analisi delle acque. Enterococchi a 150 (limite massimo 200), escherichia coli a 207.

Insomma il problema c’era già allora. Non solo.

Questi invece i dati dell’ultimo rilevamento del 13 giugno: enterococchi a 42, ed escerichia coli a 137. In discesa, ma ancora inspiegabilmente alterati.

Com’è possibile?

Non hanno risolto?

Vuoi vedere che forse le pozze di liquami, benché si trovano sulla spiaggia, comunque con un po’ di innalzamento di marea e qualche onda sversano comunque in acqua?

Chissà!