E’ una dura accusa quella lanciata da Natale De Gregorio dal suo profilo facbook. Un’accusa che giunge pochi giorni dopo la riflessione di Michele Vitiello sul cosiddetto “bullismo istituzionale” imperante a Sant’Agnello. Con Natale e Michele abbiamo avuto sovente diverse vedute e persino momenti di scontro. Entrambi potranno però confermare che mai è stata negata ospitalità su queste pagine di libera informazione.

Per questo il nostro blog, senza con questo voler entrare della questione (anche se ci riserviamo di farlo in maniera più approfondita), ritene opportuno rilanciare e pubblicare integralmente il suo intervento.

Perché ne ha diritto!

c.d.b.

Mi cadono le braccia: nel mio paese non è contemplata la possibilità di pensarla diversamente dal Sindaco e i suoi scagnozzi. Fai un’osservazione politica? “E perchè non ti candidi tu?”. Fai notare qualcosa che non va? Silenzio tombale, confronto zero, solo offese. Chiedi uno spazio su un giornale per dare sfogo alla tua visione? Te lo negano, miseramente, assecondando delle dinamiche impregnate dal conflitto d’interesse.

Ma partiamo da lontano: come ha già detto il mio amico Michele Vitiello, a Sant’Agnello c’è un problema di bullismo istituzionale. A chi si permette di alzare la testa si risponde SEMPRE con le offese personali, mai un contenuto, mai una risposta dettagliata: nani, gnomi, frustrati, leoni da tastiera, quando nella maggior parte dei casi si parla di semplici cittadini o ragazzi come noi, che hanno sempre affrontato con attivismo i problemi cittadini e che non chiedono altro di avere voce in capitolo. Dopo aver visto in giro per il paese il titolo che vedete nella foto e letto decine di commenti di questo livello provenienti da rappresentanti istituzionali (sempre gli stessi, gli altri sono fantasmi che camminano e non muovono un dito se non sotto comando), ho chiesto allo stesso giornale, Agorà, un piccolo spazio per parlare di una visione alternativa, di un modo diverso di fare politica, di contenuti insomma, che vadano al di sopra della polemica. Risultato? Lo spazio mi è stato negato “perchè visto che la chiamata in causa non è diretta, non mi sembra opportuno rilanciare”. Incasso, vado avanti, e ve lo scrivo qui cosa penso:

penso che questo modo di fare politica attraverso le offese personali mi fa schifo; penso che se fare giornalismo significa utilizzare un giornale come “house organ” sempre e solo in linea (guarda caso) con la linea dettata dal portavoce dell’amministrazione, sono felice di utilizzare i social per fare informazione vera e non filtrata; penso che se un sindaco rifiuta il contraddittorio e decide di contornarsi solo da persone che gli dicono si, assoggettate dai suoi modi di fare (che abbiamo visto anche in campagna elettorale, visti i risultati “manipolati”, parole sue, dal Sindaco Sagristani), il paese, il NOSTRO PAESE, non crescerà mai.

Natale De Gregorio