Con l’approvazione del progetto definitivo, avvenuta pochi giorni, sembra destinata all’epilogo la vicenda relativa ad un ampliamento abusivo di un fabbricato in via Cappuccini. Ora il Comune dovrà provvedere solo al materiale abbattimento di quanto costruito senza il necessario titolo.

Costo dell’operazione 50 mila euro. 50 mila euro che il Commissario nominato dal TAR ha provveduto a recuperare grazie ad una variazione di bilancio, stante la continua inerzia da parte degli organi comunali. 50 mila euro che successivamente dovrà sborsare il proprietario del fabbricato, restituendoli al Comune.

Una bella mazzata, ma è questo il nuovo orientamento che sta emergendo in seno al TAR Campania.

Un orientamento che rischia di mettere in crisi non solo gli uffici tecnici comunali, ma le stesse finanze locali.

L’orientamento prevede che si il Comune non provvede ad abbattere ci pensa un commissario che nomina stesso il TAR e che si sostituisce all’Ente in tutto e per tutto, anche nel cercare i soldi che servono alla demolizione in danno.

In questo caso si è trattato “soltanto” di 50 mila euro, perché eravamo al cospetto di un ampliamento di poco meno 50 metri quadrati. Cosa accadrà quando si inizierà a mettere mano a interi fabbricati?

Potrebbero servire centinaia di migliaia di euro, forse anche milioni se i fabbricati saranno tanti. Come potranno mai fare i Comuni?

Al TAR però di questo non sembrano tenerne conto: dura lex sed lex. Evidentemente i giudici amministrativi additano ai Comuni una cattiva ed in certi casi permissiva gestione del territorio ed ora presentano il conto.

Un problema nel problema di cui al momento nessuno sembra averne preso coscienza. Un tema che è infatti sino ad ora rimasto totalmente estraneo alla campagna elettorale in atto.