Creazione di un volume seminterrato, modifiche interne e apertura di due vani al piano terra e nella sala ristorante; ampliamento volumetrico, con copertura dello stenditoio e chiusura del corridoio di collegamento con la dependance oggetto di una domanda di condono 1994 al primo piano; trasformazione di una terrazza a livello oggetto di una domanda di condono 1994 al terzo piano; incremento di superficie e diversa destinazione d’uso al quarto piano e per finire un ulteriore ampliamento della superficie al quinto piano.

Correva l’anno 2013, quando il Comune di Sorrento – a seguito di ispezioni, verifiche e lunghe istruttorie – accertò questi presunti abusi nell’Hotel Eden, una struttura ricettiva che sorge a due passi dal centro della Città. Partì così una ordinanza di demolizione ai danni della società proprietaria della struttura.

Contro quell’ordinanza fu presentato ricorso al TAR Campania  e pochi giorni fa, a distanza quindi di sei anni, i Giudici amministrativi hanno depositato la sentenza con cui hanno provveduto a rigettare il ricorso e a confermare quanto già disposto dal Comune.

Quelle opere vanno demolite.

I Giudici del TAR hanno, infatti, hanno ritenuto che:

La ricostruzione dei tecnici comunali – che non viene documentalmente smentita dalla produzione di controparte – si fonda infatti sulla comparazione tra lo stato di fatto attuale e i grafici dell’accatastamento redatti il 13.5.1991 ad opera del Geom. D’Esposito, ovvero in un’epoca in cui pacificamente era necessario per l’ampliamento volumetrico in zona paesaggisticamente vincolata, dotarsi dei necessari titoli autorizzativi. Si tratta dunque di interventi recenti, chiaramente suscettibili di azione sanzionatoria e repressiva da parte del Comune.

Opere che, come precisato sempre dai Magistrati amministrativi, consisterebbero in…

…interventi che hanno dato luogo ad ampliamenti di volume e superfici e che dunque, pacificamente, quali nuove costruzioni, avrebbero dovuto essere assistiti da permesso edilizio nonché, trattandosi di zona paesaggisticamente vincolata, da autorizzazione paesaggistica.