Cari,

come potete dedurre dalle note allegate la “ricerca” del progetto perduto (???) dell’antico mulino non è cosa facile!!!

E’ modus operandi della ns. associazione visionare atti e progetti, facendo accesso agli atti, per potere avere un’idea chiara dell’intervento edilizio che si vuole realizzare e di cui si discute e capire le sue implicazioni nel contesto paesaggistico-ambientale e, ad un tempo, se e come esso sia stato autorizzato.

Ancora una volta però, come spesso accade, le cose non sono semplici come potrebbero essere!!!

Di seguito un riassunto delle puntate:

Il 20 maggio 2019 abbiamo inoltrato col WWF la ns. consueta richiesta di acceso agli atti alla cortese attenzione della Segreteria Generale del Comune di Sorrento e del Dirigente III Dipartimento del Comune di Sorrento:

Oggetto: richiesta di accesso agli atti ai sensi del Decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195 di
recepimento della direttiva 2003/4CE concernente l’accesso alle informazioni in materia di
ambiente e ai sensi della legge n. 108 del 2001 di recepimento della Convenzione di Aarhus
sull’informazione e partecipazione del pubblico in materia di ambiente e del decreto FOIA (in
vigore dal 23 giugno 2016).

La sottoscritta Associazione WWF Terre del Tirreno, nell’ambito delle finalità della normativa in
oggetto, che prevede il diritto dei cittadini a richiedere qualsiasi informazione disponibile in
materia di ambiente in forma scritta, visiva, sonora, elettronica, od in qualunque altra forma
materiale (art. 2 Dlgs 195/2005), e tutela in via giurisdizionale la richiesta (art.7 Dlgs 195/2005),
chiede di poter visionare ed estrarre copia di tutti gli atti inerenti il progetto della società Il
Maccheronificio s.r.l. inerente il piano di recupero del Vallone dei Mulini di Sorrento e il

restauro e recupero strutturale degli edifici che si trovano alla base del canyon.

Alla richiesta del WWF è pervenuta con immediatezza la risposta del  Dirigente Alfonso Donadio che, alle ore 9:47, si premura di chiarire subito – via PEC – che il suo dipartimento non solo non ha competenza ma non detiene gli atti richiesti:

Gli atti sui quali richiede l’accesso con l’istanza in argomento
non sono di competenza nè detenuti del dipartimento da me diretto
e pertanto la stessa non può essere da me evasa.
Saluti
Ing. Alfonso Donadio

Ragion per cui abbiamo richiesto chiarimenti al primo cittadino:

In relazione alla richiesta in allegato, inviata alla Segreteria Generale (prot. numero 0020531 del
20/05/2019) e al Dirigente del III Dipartimento che ha chiarito di non detenere gli atti richiesti,
si chiede di conoscere gentilmente il nome del dipartimento di competenza.
Cordiali saluti
Claudio d’Esposito
Presidente WWF Terre del Tirreno

Dopo un paio di settimane, il 5 giugno, ci chiarisce le idee la Segretaria dott. Inserra in persona con una PEC inviata a firma di Nicola Esposito dello Staff:

In riferimento alla Sua richiesta, in merito all’istanza di accesso agli atti riferiti all’oggetto, su disposizione della Segretaria Dott.Inserra,
l’Ufficio Edilizia Privata (riferimento l’ing. Luigi Desiderio), è a disposizione per la visione ed il rilascio di copie della pratica edilizia
GIOVEDI’ 6, alle 12.
Cordiali Saluti,
Nicola Esposito
Uff.Staff Segretario Generale 0815335319
Comune di Sorrento

Bene! Giovedì 6 giugno alle ore 12, come da invito, mi reco personalmente nell’ufficio indicato dalla Segretaria.

Mi intrattengo un pò sul pianerottolo a parlare con un tecnico comunale e quando busso alla stanza dell’ing. Desiderio costui si è allontanato dall’ufficio. Aspetto una mezz’ora. Incontro il neo-assessore all’Ambiente del Comune (Mariano Gargiulo) e perdo altri venti minuti a confrontarmi su vari temi (disboscamento, potature, pineta delle tore, ecc). Quando l’ing. Desiderio rientra mi comunica che deve andare fuori ufficio con Giammarino. Decido di aspettarlo… ma c’è di mezzo la pausa pranzo… alle ore 15.45 desisto e concordo con l’ing. Desiderio di rivederci la mattinata seguente entro le ore 14.

Nel frattempo, mentre passavo quasi 4 ore a fare la staffetta tra le varie stanze e i diversi impiegati comunali, l’ing. Donadio, dal suo ufficio, inviava l’ennesima nota al WWF di riscontro all’accesso agli atti del 20 maggio:

Il giorno dopo, venerdì  7 giugno 2019,   poiché sono alla foce del Sarno per una manifestazione con 70 scuole e altre associazioni, delego un attivista del WWF al ritiro degli atti che, però, alle ore 13 mi comunica che ci sono dei problemi e non è possibile vedere le carte!

Mi precipito col Pandino a tutto GPL da Torre Annunziata a Sorrento in 20 minuti!

Riesco a persuadere l’ing. Desiderio dell’urgenza a visionare gli atti. Risaliamo nel suo ufficio e visioniamo velocemente una pratica (SCIA) con la quale il proprietario del mulino chiede di “ripulire dalle erbe il vecchio edificio per poterlo puntellare ed evitare il crollo temuto”. Ma abbiamo bisogno di vedere l’intera pratica … inerente il “futuro restauro dell’immobile” come da  aut. paesaggistica n. 68 del 4 giugno 2019.

Concordiamo con l’ing. Luigi Desiderio di ritornare lunedì in mattinata per visionare l’intera pratica.

Lunedì 10 giugno rieccomi al comune, stavolta ad accompagnarmi, dopo aver protocollato analoga richiesta, ci sono Rosario Lotito (Movimento 5 Stelle) e Salvatore Caccaviello (VAS).

Ci rechiamo nell’ufficio edilizia privata e mostriamo ad una signora la ns. richiesta. Ci mette a disposizione subito la pratica (SCIA) inerente la richiesta della proprietà di “togliere le erbe e puntellare il mulino” … lavori propedeutici al successivo restauro/ripristino dell’edificio … pratica già da me visionata il venerdì precedente.

Chiediamo di visionare l’intero fascicolo con tutti i progetti inerenti il Vallone dei Mulini. Dopo un po’ di insistenza ci viene mostrato per la visione un altro fascicolo, relativo ad un permesso di costruire rilasciato nel 2015 per la realizzazione di un vano/locale, adiacente al parcheggio Stragazzi, per accedere alle scale del vallone con l’impegno a consentirne in futuro il pubblico accesso. Per tale motivo il “progetto” di varco nel muro, con scavo e scalinata nel costone tufaceo, è stato dichiarato di “pubblica utilità”.

A questo punto manca solo l’ultimo tassello … il più importante … ovvero il progetto di ristrutturazione del mulino… quello di cui all’autorizzazione paesaggistica rilasciata e che, a  ben leggere, ci preoccupa non poco.

Ed ecco il colpo di scena: alla nostra insistenza ci viene risposto che tale progetto è detenuto nell’ufficio del Dirigente Donadio a cui bisogna rivolgersi!  Spieghiamo che l’ing. Donadio ci ha chiarito, via PEC, di non avere tali atti. All’insistenza dell’impiegata, che sottolinea che essendo una pratica paesaggistica non è di competenza dell’edilizia privata e che bisogna rivolgersi a Salvatore Esposito o al Dirigente del III Dipartimento ing. Alfonso Donadio, decidiamo di cambiare stanza.

Ci rechiamo nella stanza di Salvatore Esposito il quale sostiene anch’esso che bisogna rivolgersi a Donadio.

Transumiamo quindi all’ufficio di Donadio che però è occupato: innanzi al Dirigente siedono il Sindaco e Salvatore Esposito che li ha raggiunti. Non è il caso di disturbarli. Aspettiamo 10 minuti e poi decidiamo di rivolgerci alla Segretaria.

La segretaria ci riceve con modi garbati dandoci modo di raccontare i fatti. A questo punto l’avvocato comunale presente nel suo studio fa qualche telefonata per cercare di ricucire le fila e venire a capo del “puzzle”.

Chiariti bene i vari passaggi ci si reca in processione (la Segretaria, l’Avvocato, Caccaviello, Lotito e io) al punto di partenza … ovvero nell’ufficio dell’edilizia privata!

L’avvocato chiarisce all’impiegata che la pratica da noi richiesta in visione è quella relativa al restauro e risanamento conservativo del mulino. La pratica è la 122/18 ed è segnata, tra le altre, sul post-it che l’ing. Luigi Desiderio aveva lasciato sulla scrivania dell’impiegata per autorizzarci lunedì in mattinata alla visione della pratica.

Ed ecco il “colpo di scena”: l’impiegata rivolta all’avvocato comunale esclama: “ma su quella pratica mi hanno detto che non ci devo mettere le mani?”

Bene!!!

Ma chi è in possesso di tale misteriosa pratica?

Usciamo dalla stanza dell’edilizia privata e ci rechiamo alla ricerca di Salvatore Esposito … stessa processione… con in aggiunta l’impiegata dell’edilizia privata.

Nella stanza affianco troviamo Salvatore Esposito con, sul tavolo innanzi a lui, la famigerata pratica n. 122/18.

Ci viene ribadito che non esiste nessun permesso di costruire ancora rilasciato e che l’autorizzazione paesaggistica si trova sull’albo pretorio come già chiarito nella seconda lettera di Alfonso Donadio agli ambientalisti!

Nel frattempo dei pugni sbattuti sulla porta affianco dell’ufficio edilizia (trovata chiusa?) e le urla del Sindaco di Sorrento che impreca: “questa gente che gira per il comune … da stamattina … fa solo perdere tempo … qui stiamo lavorando … nessuno è autorizzato tra gli impiegati a lasciare il proprio ufficio” … attira la nostra attenzione … e non solo la nostra! Fuori alla stanza il primo cittadino ci chiarisce che “bisogna fare accesso agli atti … ci sono precisi giorni di ricevimento … il martedì e il giovedì … e non siamo autorizzati a far perdere tempo a nessuno.”

Gli spiego gentilmente che se c’è qualcuno che sta perdendo tempo siamo proprio noi … che abbiamo fatto un regolare accesso agli atti e che ci stiamo muovendo seguendo le direttive impartite dagli uffici comunali, nero su bianco … e inviateci via PEC.

A questo punto la Segretaria mi chiede un recapito per contattarmi quanto prima.

Lasciamo il comune alle ore 13.40.

Dopo poco arriva una telefonata al cellulare in cui l’avvocato comunale mi invita cortesemente a riformulare la richiesta di accesso agli atti chiarendo, nella nota, che si tratta dei lavori di restauro e recupero strutturale del vecchio edificio nel Vallone dei Mulini… richiesta da inviare all’attenzione del Dirigente del III Dipartimento ing. Alfonso Donadio (!!!) e poi… attendere la risposta alla pratica che verrà evasa entro 30 giorni ai sensi di legge!

FINE???

Claudio d’Esposito