Lei è Teresa

Teresa Cacace, originaria di Meta, ma vive a Sorrento.

Una cittadina. Una cittadina come tante che, contro la sordità della politica, ha deciso di affidare a Facebook il suo personalissimo appello, affinché non venga chiuso il Centro d’igiene mentale di via del Mare a Sorrento.

Abbiamo contattato Teresa e ci ha chiesto di aiutarla.

Abbiamo subito accettato, perché noi siamo Il Talepiano, quelli che mettono gli “ultimi” al primo posto.

Quindi l’appello di Teresa diventa anche il nostro appello.

Noi stiamo con Francesco e con tutti gli altri ospiti del centro d’igiene mentale.

Clan di Bertoldo

Ecco di seguito il post di Teresa Cacace:

“Lui è Francesco!

Non so né dove sia nato, né quando, né cosa sia successo nella sua vita!

Due cose so: la prima è che viene al negozio circa 20/30 volte al giorno per salutarci e la seconda che “abita” nel centro di Igiene Mentale a Sorrento! Scorrendo Facebook e vari articoli sono venuta a conoscenza che si vuol chiudere il Centro di Igiene Mentale! Io, non so se sia stato deciso dal Comune, dalla Regione, dallo Stato veramente non so nulla! Dicono che sia oltremodo dispendioso mantenere la struttura, altri sostengono che questa scelta sia dettata dalla necessità di mantenere alto il livello del “decoro” di Sorrento (spero che si stia scherzando), dicono un sacco di cose… Io vorrei capire solo alcune cose: Dove andranno? Francesco, come gli altri ospiti della struttura hanno la “Libertà” di uscire per le strade di Sorrento! Tutti li conoscono! Non fanno male a nessuno! Ma se venissero trasferiti davvero, come faranno? Potranno uscire per strade che non conoscono? E se gli faranno del male in zone non tanto sicure come sono quelle “al di fuori” della Penisola? O forse li chiuderanno all’interno di un qualsiasi Centro di Assistenza, senza che abbiano la libertà di uscire anche per una semplice passeggiata?

Spero , che chi di dovere, si ravveda su questa decisione “disumana” nei confronti di persone estremante fragili e deboli! A loro vorrei dire di cercare altre soluzioni, in quanto, c è sempre una soluzione in virtù di quel sacrosanto
principio di solidarietà sociale ormai in disuso!

Ps: Restano comunque considerazioni di chi non fa politica, ma che spera in chi ci rappresenta, che possa capire ed intervenire in modo incisivo per la risoluzione di un problema che non è politico ma sociale!”