Non c’è alcuna incompatibilità tra la carica di Sindaco e quella di membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Sorrento, sembrerebbe questo il responso emesso dalla Prefettura di Napoli in merito alla questione sollevata nei mesi scorsi dal Consigliere comunale Ivan Gargiulo e portata all’attenzione dell’Organo periferico di Governo dal Segretario generale del Comune.

Sembrerebbe perché in effetti nel leggere le sette pagine del parere i dubbi restano tutti, anzi alla fine sembra quasi che dalla Prefettura dicano:

Piangetevela voi.

Già perché dopo un lungo excursus su normativa e giurisprudenza, quando si entra nel merito della posizione di Cuomo, dalla Prefettura fanno sapere:

Nello specifico, con riferimento alla fattispecie posta all’attenzione, da quanto riferito da codesto segretario generale – risultano sussistere tutti gli elementi della fattispecie ostativa di cui all’art. 63 comma 1 numero 1), ad eccezione del rapporto di vigilanza tra il Comune e la Fondazione Sorrento.

Tuttavia, la questione è destinata a restare in sospeso visto che poi subito dopo si precisa che…

…la verifica circa la sussistenza del predetto rapporto di vigilanza – necessaria ai fini di una eventuale causa di incompatibilità in capo al Sindaco di Sorrento – dovrà essere effettuata da parte dell’Ente interessato, alla luce delle sopra delineate coordinate normative e giurisprudenziali, alla stregua di una valutazione della fattispecie concreta che tenga conto dei rapporti intercorrenti tra il Comune e la Fondazione e delle attività svolte da quest’ultima, anche sulla scorta delle predisposizioni dello Statuto e del protocollo di intesa.

La Prefettura suggerisce anche un metodo per addivenire alla risposta, quando precisa che…

…a tale fine, potrà rivelarsi utile verificare, in concreto se l’Amministrazione comunale sia in grado di orientare o, comunque, gli indirizzi gestionali della Fondazione, creando le premesse per il potenziale conflitto di interessi che il Legislatore ha inteso prevenire.

Certo, magari potrebbe rivelarsi anche utile, peccato però che il tempo è ormai scaduto. L’esperienza di Cuomo è ormai al capolinea, se la vedrà chi verrà dopo di lui.