E’ una riflessione pungente, quella dell’ex Consigliere comunale Francesco Mauro, una riflessione che non potevamo non condividere.

Eccola:

“Candidati, abbinamenti, strategie, liste. Si parla di tutto e tutti, chiedono voti e anche di essere sostenuti.

Ma nessuno parla della cosa più importante: candidarsi per fare cosa, essere eletti per fare cosa, amministrare per fare cosa?

Non un progetto, non un’idea, non una visione per la nostra Città.

Non mi spingo a chiedere un programma, sono pazzo ma fino a un certo punto. Ma mi piacerebbe almeno poter tracciare una distinzione, anche delle più basilari, che ne so: magnamagna con la forchetta o magnamagna con il cucchiaio.

È tutto un gioco, peraltro in mano alla peggior classe dirigente che questa Città abbia mai avuto, senza alcuno spessore culturale o preparazione politica. E chi ci rimette, come al solito, sono sempre i cittadini.

Eppure ce ne sarebbero cose da dire, di proposte da fare. Per i giovani che non hanno casa né lavoro, per i residenti privati dei servizi essenziali a partire dalla mobilità pubblica, per ricostruire una comunità che sia sinonimo di solidarietà ma anche di sicurezza, per un’offerta turistica da riqualificare e ampliare. Insomma: per ridare a Sorrento il ruolo che le spetta, e ai cittadini l’attenzione che meritano.

E invece no. Pasquale si candida con Gennaro, con la benedizione di Salvatore. Ma forse appoggiano Carlo che non ha ancora deciso se fare una lista o aspettare la mossa di Antonio, il quale vuole essere garantito da Fausto. Che per due soldi mio padre comprò”.