Sorrento sta vivendo una grave emergenza abitativa, quasi tutta l’offerta di appartamenti liberi disponibili sul mercato immobiliare per la locazione a lungo termine è cessata drasticamente a favore delle locazioni brevi per attività extralberghiere.

In Campania il numero di appartamenti per le locazioni turistiche ha subito un incremento del +790%. In linea col trend Campano a Sorrento il numero delle strutture ricettive continua ad aumentare senza un reale controllo e il rischio concreto di vedere la nostra amata città trasformata in un dormitorio è oramai una realtà. Bisogna porre quanto prima un rimedio a tale gravissimo problema che sta trasformando Sorrento in una città senza più Sorrentini.

La legge regionale n°16 del 07/08/2019 “Norme in materia di turismo” nel recepire la legge nazionale n°58 del 28/06/2019 “decreto crescita” all’art 13 stabilisce che: “al fine di semplificare i controlli dell’offerta turistica regionale da parte delle autorità competenti, è istituito il Codice Unico Identificativo delle Strutture Ricettive (CUSR), alberghiere ed extralberghiere, volto a consentire l’individuazione della tipologia di struttura ricettiva e l’eventuale classificazione”. Tale codice identificativo deve essere obbligatoriamente utilizzato dalle strutture ricettive in tutte le attività di promozione, commercializzazione e comunicazione, in caso di mancato o errato inserimento di tale codice scatteranno gravi sanzioni economiche. Tale legge entrerà in vigore entro 180 giorni dalla data di pubblicazione della legge regionale, sarà quindi obbligatorio dal 07 Marzo 2020. Riteniamo che questo sia un primo passo per scovare chi abusivamente esercita un’attività extralberghiera. Ma occorre trovare altre soluzioni al fine di evitare la desertificazione della nostra Sorrento. Di seguito alcune nostre proposte per la salvaguardia di Sorrento e dei Sorrentini:

  • Obbligo di REGISTRAZIONE della struttura extralberghiera presso il Comune con vincolo di specifica e rilascio di licenza/autorizzazione.
  • Penali elevate per chi esercita abusivamente;
  • Contingentamento delle licenze concesse;
  • Istituzione di una task force che si occupi in maniera capillare di scovare gli abusivi e di controllare se tutte le strutture in essere sono in regola e se rispettano il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • Verificare quante strutture sono classificate come prima casa e controllare se effettivamente il proprietario ci vive realmente.

Rosario Lotito