Pensavamo fosse amore e invece era un calesse

Non è il titolo del sequel post-mortem del celebre successo cinematografico di Massimo Troisi, ma è lo stato dell’arte dei rapporti che attualmente intercorrono tra il Primo cittadino di Sorrento Giuseppe Cuomo e il suo omologo santanellese Piergiorgio Sagristani.

Ad aprire le danze ci aveva pensato il primo, con una dichiarazione rilasciata al quotidiano on line Positanonews. Dichiarazione nella quale Cuomo sostanzialmente accusava Sagristani di voler essere un one man show della politica.

A stretto giro arrivava la replica del secondo. Sempre utilizzando le pagine del sito diretto da Michele Cinque. Sagristani, preso in un vortice di onanismo politico, auto-tesseva le proprio lodi e rivendicava addirittura i successi elettorali di Cuomo.

Per il momento schermaglie

Solo schermagli di ciò che avverrà nei prossimi mesi. Già perché i due, tramontata l’ipotesi di trovare alloggio in Parlamento alle ultime elezioni politiche, hanno iniziato a scaldare i motori per le regionali che si terranno tra due anni.

Entrambi sanno che quello potrebbe essere l’ultimo treno utile per il salto di qualità.

Entrambi, infatti, sono a fine corsa come Sindaci dei loro rispettivi Comuni.

Entrambi, però, sanno che per tentare di riuscire nell’impresa, devono far fuori la concorrenza dell’altro. Non possono permettersi l’uno contro uno, perché così facendo correrebbero il rischio di essere bruciati tutti e due.

Serve prima una casacca da indossare

Per Cuomo resta sempre aperta la pista che conduce a Forza Italia. Vanta anche qualche piccolo credito dopo la bruciatura alle politiche. Forza Italia, per quanto il centro destra è accreditato di poter scalzare il PD da Palazzo Santa Lucia, non gode però di ottima salute. Questo non è detto che sia un male. Infatti se da un lato si dovrebbe ridurre il numero dei seggi che andranno in Regione al Partito di Silvio Berlusconi, dall’altro potrebbero servire meno voti per essere eletti.

Diverso il discorso per Sagristani. Il Sindaco di Sant’Agnello ha trattative ben avviate con quel che resta del Partito Democratico, ma abbracciare la causa dei post-renziani potrebbe risultare una partita a perdere. Allora ecco che ha mandato emissari a sondare anche in casa Lega, dove però la strada appare un tantino più lastricata.

Per entrambi potrebbero così aprirsi le porte di una delle tanti liste civette del centro destra e del centro sinistra. Liste che già si preannunciano a iosa e che dovranno servire ad intercettare i voti dei delusi.

Insomma partita da giocare su più fronti, ma che come conditio sine qua non l’eliminazione dell’avversario diretto.

Praticamente uno tra Sagristani e Cuomo dovrà cedere il passo all’altro e non sarà facile, per questo ne vedremo delle belle, con risvolti anche nelle vicende amministrative dei rispettivi Comuni.