Il Sindaco Giuseppe Cuomo, smaltita la delusione per la mancata candidatura alla Camera, si rituffa nella politica cittadina e prepara il rimpasto. D’altronde non c’era più motivo per temporeggiare ed attendere il 4 marzo, in modo da tenere tutti a correre con lui, tanto vale scegliere subito.

E Cuomo sceglie o, meglio ancora, sceglie di non scegliere. Lascia sostanzialmente tutto inalterato. Non rompe i suoi equilibri interni. La lotta intestina per la successione tra i due principali aspiranti, gli assessori Mario Gargiulo e Massimo Coppola, continuerà ad avvenire ad armi pari.

Affida pertanto l’investitura di suo vice alla fedele e “tranquilla” Maria Teresa De Angelis. La casella libera nell’esecutivo l’assegna ad un nome al momento ancora top-secret, ma di cui se ne conoscono le caratteristiche. Un apprezzato professionista esterno sia dal Consiglio che dalla tenzone politica.

In questo modo, Stefano Marzuillo resta in sella allo scranno istituzionale di Presidente del Consiglio e nella assise cittadina non entra nessuno. Non entra soprattutto Antonino Maresca, considerato politicamente troppo poco affidabile, in particolar modo in questa fase così delicata.

Un altro che resta al suo posto e che forse in quest’ottica è quello che ne ha la peggio e lo scalpitante Luigi Di Prisco. Aveva confidato a lungo nella promozione di Marzuillo in Giunta. Una mossa che avrebbe liberato proprio quella casella della Presidenza del Consiglio comunale a cui Di Prisco tanto ambisce.

Una postazione privilegiata che gli avrebbe consentito ampi spazi di manovra nella truppa di opposizione guidata da Marco Fiorentino, una manovra che sarebbe stata a quel punto giustificata dal suo nuovo ruolo super-partes.

Invece no. Se vorrà continuare a flirtare con gli avversari Di Prisco lo dovrà fare sfidando le malelingue. Brutta posizione la sua. Lanciarsi tra le braccia degli antagonisti, non è la stessa cosa che essere attratti dagli antagonisti. Se ne perde in forza d’urto in termini di pretese. Dovrà per forza rivedere i suoi piani.

Riguardo agli altri – Coppola, Gargiulo e Marzuillo – tutti diventano rivedibili tra una ventina di mesi, quando alle elezioni comunali mancherà poco più di un anno. Sapientemente solo allora Cuomo deciderà su quale tra i suoi delfini puntare.

c.b.