Sembrava aver invertito il trend Mario Gargiulo, dopo il primo “faccia faccia”, rigorosamente a distanza ed in diretta streaming (leggi qui), invece è stato solo fuoco di paglia. Da allora, infatti, Gargiulo ed i suoi non sono stati capaci di azzeccarne una nemmeno per sbaglio. Così per Coppola è stato sufficiente mettersi in stand-by e continuare a trangugiare consensi. Fino alla serata di ieri, quando il ruggito di Massimo ha di fatto chiuso questa anomala campagna elettorale.

Gioco, partita, incontro.

Ora solo un miracolo potrà rimettere in carreggiata Gargiulo e per certi tipi di miracolo pure Padre Pio aizasse e ‘mmane!

Il Massimo Coppola che si è collegato in diretta dalla frazione di Priora, parla già da Sindaco. Look leggermente rivisitato, parte aggredendo la telecamera, come faceva il grande Batistuta dopo aver uccellato i portieri avversari. Trasmette adrenalina, passione ed entusiasmo e non si ferma lì. Pochi minuti di buoni propositi, conditi da qualche idea un po’ fumosa e qualche sparata populista, prima di partire con le raffiche di kalashikov. Questa volta non caricato a salve.

La prima dedicata alla infornata di assunzioni last minute partorita in giornata a Palazzo comunale (leggi qui).

Un tentativo affannoso di porre rimedio al calo di consensi da parte di chi sta cercando in tutti i modi di imbarcare a destra e a manca gente….Evidentemente ci sta da mettere a posto le cose, forse perché si ha la paura di dover lasciare il Comune e la volontà di condizionare anche per il futuro la nuova Amministrazione oppure di fare qualche favore a qualche amico che dovrà votarli. Stanno prendendo coscienza del rischio concreto di dover lasciare il potere.

E’ solo l’aperitivo. Il piatto forte Coppola lo riserva al suo antagonista, a Mario Gargiulo

…non può far finta che non c’entra niente con questa Amministrazione perché è il vero responsabile della politica adottata in questi mesi. Come non può fare finta di scendere dalle nuvole, dopo che è in politica da venti anni, dall’epoca in cui esisteva ancora la lira. E’ al Comune da esattamente quindici anni….Essendo stato il più influente politico degli ultimi quindici anni. Ha gestito eventi per oltre due milioni di euro all’anno, sperperando denaro della collettività…Siamo qui per dire basta a queste persone legate ai poteri forti, esponenti e prestanomi di dinastie, caste e potentati che vogliono continuare ad assoggettare la Città…Siamo contro chi vuole continuare ad Amministrare il paese come se fosse una proprietà privata.

Il Leone conclude rispondendo alle domande che gli pongono in diretta gli aficionados e ricordando la sua presa di posizione annunciata in giornata sul parcheggio di via Rota (leggi qui) su cui aggiunge…

…sono simboli di una città in preda ad un tentativo di lottizzazione.

Poco o niente altro da aggiungere, anche perché il resto, o forse il grosso, come dicevamo, l’ha fatto Mario Gargiulo. Un Gargiulo che aveva iniziato la giornata facendosi immortalare a spasso con il supervotato Consigliere regionale Mario Casillo, in quella che è finita con l’apparire come una di quelle meste parate del politburo dell’ex DDR pochi giorni prima che venisse randellato il muro di Berlino.

E’ stata poi la volta dell’annuncio choc dell’aver dato mandato ai propri legali contro i falsi profili social, roba da far schizzare il PIL a manetta, con rimbalzi accusati anche dalle borse di Tokio e Shangai.

Si è trattato, però, solo dell’epilogo di una settimana del piffero, che Gargiulo ha vissuto sciorinando lacrime e delusione per la mancata corresponsione del suo improvviso amore per Marco Fiorentino che ha invece preferito convolare a nozze con Massimo Coppola per acquisire lo status di “diversamente apparentati”.

Un atteggiamento da chi sembra esser stato in tutti questi mesi a giocare a tressette col morto con Bianconiglio ed il Cappellaio Matto nel Paese delle Meraviglie di Alice.

Possibile che lui e suoi fedelissimi erano gli unici a non sapere che Massimo e Marco flirtassero da tempo, con la benedizione di Padre Piergiorgio da Sant’Agnello ed il sigillo del Real Ambasciator Fernando?

Possibile che lui e i suoi hanno dovuto attendere il ballottaggio per capirlo, senza avere già in mente una contromisura?

Se è così si sono mostrati dei veri polli, polli meritevoli da esser cotti allo spiedo, anche perché la stagione delle ambascerie fuori paese sono stati proprio loro ad inaugurarla. Cinque anni fa incassarono a discapito di Fiorentino ed ora hanno pagato dazio a coloro i quali loro stessi hanno insegnato il gioco.

Polli eppure ingrati ed ora non possono fare altro che pagar dazio anche all’elettorato, a meno che, dopo il forfait di Padre Pio, non convincano Zi’ Vicienzo ‘o Sceriffo ad andare casa casa con il lanciafiamme in mano.

…e nemmeno e detto che riuscirebbero a risolvere qualcosa.

Mai come in questi casi vale il più classico degli…

...ammescate ‘e squadre!

jp