Ho una idea abbastanza”chiara” su chi prevarrà al ballottaggio elettorale: spero solo che, chiunque sia, non si metta in testa di attuare “vendette” o porre “veti ad personam”, spaccando ulteriormente la collettività in base al principio “chi non è stato con me è contro di me”. Una stagione che già abbiamo vissuto e sappiamo quel che è costata. Il vero cambiamento o la vera evoluzione (mutuando gli slogan dei due ballottanti) sta non nelle persone ma nelle scelte e nei comportamenti amministrativi, condivisibili o meno, la cosa importante è che siano eguali per tutti. Auspico regole chiare (da parte di chi fa le scelte) una gestione amministrativa (di chi attua le scelte) che non si chiuda a riccio, che vada incontro alle esigenze del cittadino: questi ultimi non sono nemici, ma portatori di interessi o aspettative, rispetto ai quali, o alle quali, sarà bene che non ci siano pregiudiziali al negativo, piuttosto una interlocuzione sintonizzata sul positivo. Che poi non si possa fare ci sta,l’importante è che il principio varrà per tutti.

E’ probabilmente l’ultima esternazione dell’avvocato Gaetano Milano di questa lunga estenuante campagna elettorale sorrentina. Un’esternazione che arriva ad urne aperte ed in cui l’avvocato Milano sembra voler “mettere le mani avanti”.

Fa sapere che sa chi vincerà, ma non lo rivela, ma è dal discorso successivo che si arguisce quale sia la sua sensazione. Un discorso che presuppone un solo vincitore, altrimenti quel discorso non avrebbe avuto senso.

Insomma Il Presidente della Fondazione Sorrento poteva anche aspettare altre ventiquattro ore o se proprio non ce la faceva, tanto vale che faceva il nome e…incrociava le dita per il futuro.