Gent.mi Sindaci,

permettetemi anche oggi la mia “sciocchezza” quotidiana.

Innanzitutto, ancora grazie per il lavoro che state svolgendo, la nostra speranza e che porti al più presto a buoni risultati.

Ma, in questi momenti così concitati, dovete permetterci delle perplessità, delle riflessioni, perché no delle domande.

Negli ultimi anni si è parlato molto di Comune unico, purtroppo, da quello che vediamo in questi giorni, ci sembra di capire che questa idea rimarrà tale per lungo tempo.

Ora, e questo è un mio personalissimo pensiero, mi domando se non sarebbe il caso, almeno in questa situazione, di parlare con una “unica” voce, in modo da non creare confusione in una popolazione anch’essa stressata ed impaurita.

La speranza è quella che possiate cambiare il modulo di gioco passando dallo schema difensivo a quello offensivo, dalle giocate del singolo “campione” al gioco di squadra.

Si ha l’impressione, invece, che ognuno di voi, cerchi di mantenere a tutti i costi la sua “porta” inviolata o, in alternativa, di prendere il minor numero di goal.

Così nei vari post, annunci di contagi e ricoveri comune per comune, nonostante la labilità dei confini.

Ciò succede anche per gli alloggi da destinare ai marittimi, un comune li ha trovati, un altro no, un altro li sta cercando.

A proposito, smanettando su internet, ho trovato questo art., che tutti voi sicuramente conoscete:

Il sindaco quale Ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili quali la requisizione, solo “in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale”, nella prevenzione e nell’eliminazione di gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini” ai sensi dell’art. 38 comma 2 della L. 152/1990.

Tutto ciò non favorisce l’unione, al contrario, ne allontana ancor di più la speranza.

Mai come in questo momento, invece, questa Terra si sente unita da vico Equense a Massalubrense, solidale come non mai, grazie anche alle tante associazioni di volontariato e ai tanti giovani che stanno donando un loro contributo, giovani ai quali, spesso non abbiamo dato molto credito.

A quest punto mi domando se la richiesta fatta dal sindaco di Piano al Governatore De Luca, riguardante l’utilizzo della clinica San Michele, fosse stata firmata da tutti gli altri colleghi, non avrebbe avuto più effetto e magari maggiore priorità.

La chiusura dei negozi, non avrebbe più senso se concordata da tutti?

Le restrizioni non si potrebbero studiare tra voi sindaci, visto che conoscete meglio le esigenze del territorio, rispetto ad un Governatore che non può avvalersi neanche di un nostro rappresentante in Regione, e su questo, passata questa crisi, c’è da meditare molto.

Qualcuno di voi, giustamente parla della precarietà della nostra Sanità, ne siamo felici, anche se di questo ce ne eravamo accorti da tempo, purtroppo spesso sulla nostra pelle.

Prima di salutarvi, un’esortazione che sembra abbastanza comune, osate, osate, osate senza pensare al “consenso”, noi capiremo, e chi oggi dovrà pagare un po’ di più, in futuro comprenderà e sarà orgoglioso del suo contributo.

Buon lavoro a tutti

Marcello Aversa