Attenti, perché la riflessione che stiamo per condividere è di quelle toste, quelle che si sconsigliano vivamente ai likeapprescindere, ed ai mononeuroni. Per cui, se rientrate in una di queste due categorie, fermatevi assolutamente. Mettetevi subito a fare altro.

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Siamo quasi arrivati al capolinea: al lockdown.

Per il momento Peppiniello Conte, tra una genevose ed una lasagnella, ci ha rifilato l’ante-supposta: il “diversamente lockdown”.

Alla fine, diciamoci la verità, poteva andare anche peggio.

La sostanza però non cambia: abbiamo perso tutti. Noi come cittadini, ma in principal modo la classe politica. Tutta la classe politica, ma con responsabilità inverse. Sì perché in questo caso i più colpevoli occupano il gradino più basso della piramide di comando.

Sono i Sindaci.

Ovviamente non solo i nostri magnifici quattro, ma il blog si occupa dei Comuni della fu Grande Sorrento e, quindi, è a loro che dedicherà questa sonata.

Sssssssssss!

Non lo si può dire, non si può dare la colpa ai Sindaci. Si incazzano se mettiamo un like ad una cosa di queste. Ci tolgono l’amicizia su facebook, ci girano la faccia in mezzo alla strada.

La colpa è di Conte e pure di Masaniello De Luca, di Trump, dei cinesi, della Camorra, dei negazionisti, dei Puffi, di Giggino Dom Perignon.

Di tutti, ma non dei Sindaci. Loro non c’entrano. Loro sono belli, bravi e buoni.

Loro sono le nostre Signorine Buonasera, ve le ricordate?

Nicoletta Orsomando, Roberta Giusti, Marina Morgan, Maria Giovanni Elmi.

Quelle che annunciavano le trasmissioni in televisione quando eravamo piccini.

Così fanno i nostri Sindaci. 

Buonasera signori e signori i contagiati di oggi sono…

Buonasera signore e signori i ricoverati di oggi sono…

Buonasera signore e signori i guariti di oggi sono…

Buonasera signore e signori il DPCM del Governo di oggi è…

Buonasera signore e signori l’Ordinanza regionale di oggi è…

Ormai solo questo sanno fare. Leggere i bollettini di guerra ed aspettare che qualcuno levi loro le castagne dal fuoco per poi annunciarlo, senza nemmeno prendere una posizione.

Ognuno ha un suo stile.

Chi con la diretta facebook, chi con il messaggio telegrafico, chi con il pistolotto strappalacrime. Poi, finito lo show, si mettono a gironzolare come le scorregge sui vari gruppi social per controllare quanti like ha preso l’ultima loro performance.

Per il resto niente di niente.

Il vuoto cosmico.

Non fanno e non hanno fatto una beneamata mi… No, ho promesso che stasera non scriverò una sola parolaccia. L’ho promesso a mia moglie.

In questi mesi erano loro che dovevano custodire la nostra libertà. Far rispettare i protocolli.

Dovevano fare due fetenti di cose: controllare e sanzionare.

Non hanno fatto nessuna delle due cose: né controlli, né sanzioni.

E ancora oggi non lo fanno. Prova ne sono le tante fotografie che arrivano. C’è stato anche chi (come il metese Tito) ha avuto il coraggio di pubblicarla da solo una foto-denuncia. Perché lui è sempre ‘o number one.

Così i contagi aumentavano, aumentano e aumenteranno ancora di più.

Dove succedeva, dove succede e dove succederà tutto questo però?

Ovunque?

No, in quei luoghi dove allegramente non si rispettavano, non si rispettano e non si rispetteranno i protocolli e dove altrettanto allegramente non si facevano, non si fanno e non si faranno né i controlli, né le sanzioni.

Il perché di questa inerzia è chiaro: in molti casi si dovrebbero punire parenti, amici, conoscenti, likeapprescindere. Praticamente il loro granaio di consensi.

La politica è questa.  

Ora però a pagare saranno tutti.

Compreso coloro che invece come autentici robottini si erano fatti scorte di mascherine e gel e se ti vedevano per strada ti salutavano mandandoti un whatsapp per stare più sicuri.

Compreso quegli operatori economici – e vi assicuro che ce ne sono – che, anche a costo di rimetterci, avevano ingenuamente creduto che sarebbe bastato mettersi a norma per non incorrere in una nuova serrata.

Purtroppo non finisce qui. Perché loro non saranno in grado di gestire nemmeno il “diversamente lockdown”. Anzi non lo volevano nemmeno il “diversamente lockdown“.

Loro puntavano al bersaglio grosso. Volevano il “tutti dentro”. Avrebbero sparato pure le botte se uno tra Conte o De Luca lo avesse proclamato. Così avrebbero potuto rilassarsi ancora di più, per dedicarsi ad un’altra delle loro specialità:  fare la spesa e portarla  a casa ai loro sudditi.

Puntavano e puntano ancora a questo e temo che lo otterranno a meno che…

A meno che non si mettano seriamente in testa che devono custodire la nostra libertà (ormai residua), anche a costo di rimetterci qualche voto.

Lo faranno?

Ci spero ancora, ma questo dipende soprattutto da noi.

Sì posso dire da noi. Perché, se siete arrivati fin qui, vuol dire che non fate parte dei due gruppi in premessa. Non siete né likeapprescindere, né mononeuroni.

Allora dobbiamo gridare a gran voce:

Controllateci, sanzionateci, ma non toglieteci questo brandello di libertà che ci è rimasto. 

j.p.

P.S.: Per onestà intellettuale occorre precisare che il Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, essendosi insediato, ha al momento responsabilità quasi nulle. Però, non si sa mai: un’arronzata a prescindere può sempre essere utile.