E’ un clima avvelenato ormai quello che si respira attorno alla vicenda Housing sociale di Sant’Agnello

Veleni che arrivano da ogni dove e che, nel corso dell’ultimo fine settimana, hanno superato ampiamente i livelli di guardia.

A dare la stura un annuncio immobiliare apparso nella prima mattinata di giovedì scorso sul sito www.kijiji.it.

Nell’annuncio si pubblicizzava la vendita di…

…un appartamento nuovo in un complesso residenziale…

per la modica somma di 790 mila euro.

La descrizione dell’immobile in vendita non lasciava dubbi in proposito:

Sant’Agnello centro, a pochi passi dal centro, dalle scuole e dai principali servizi in via M.B. Gargiulo, vendesi appartamento di circa 95 mq secondo piano, in complesso residenziale attualmente in fase di costruzione, composta da ampia zona living, cucina abitabile, due camere da letto, bagno locale lavanderia e terrazza pertinenziale. Completano la proprietà un box di 15 mq ed ulteriore posto auto all’interno del parco residenziale. L’appartamento sarà disponibile a costruzione completata entro un anno e mezzo. Sarà dotato di ogni comfort e classificazione energetica A+

A corredo dell’annuncio la piantina dell’appartamento.

Nessun dubbio: si trattava di uno degli appartamenti dell’housing sociale di Sant’Agnello. Accanto all’annuncio era indicato anche il nome dell’utente a cui rivolgersi per maggiori dettagli: Antonio.

L’annuncio iniziava a girare sui social e restava on line fino alla sera, poi veniva rimosso, tuttavia alcune inesattezze lasciavano supporre che si trattasse di un annuncio farlocco.

Vicenda chiusa? Neanche per sogno.

Venerdì arrivava il colpo di scena

Sempre sul popolare social facebook iniziava a circolare un file audio contenente la registrazione di una conversazione.

Un frammento di dialogo, poco meno di due minuti,  in cui si ode la voce di una persona che illustra il progetto del social housing ad un ipotetico acquirente. Il “promotore” da quelle poche battute sembra essere molto addentro alla vicenda e spiega che…

…il sociale housing non è la casa per i poveri e non è la casa per i ricchi. Risponde a un’esigenza sociale oggi invalsa nella nostra società che vive una fascia sociale di persone che non ha grosso reddito per attingere al mercato e non è povera abbastanza da poter attingere al mercato delle case popolari.

Poi ad una specifica domanda dell’ipotetico acquirente sempre il “promotore” così risponde:

“Prevede un massimo di prezzo di 2 e 600 euro al metro quadrato, nella convenzione che abbiamo stipulato al Comune…”

…a soprattutto aggiunge:

“Qui realizzeremo non solo edilizia residenziale, edilizia residenziale diciamo da mercato libero e da housing social, ma anche una serie di attrezzature e servizi, qui avremo spazi commerciali”.

Apriti cielo! I social si scatenano

Che significa…

…edilizia residenziale diciamo da libero mercato?

La convenzione, quella convenzione richiamata dal “promotore”, non prevederebbe appartamenti da destinare al libero mercato se non prima di otto anni dalla data d’acquisto.

Chi è mai quel “promotore” che dichiara quelle cose?

Nemmeno il tempo di lanciarsi in congetture che arriva il colpo di scena del colpo di scena.

L’autore questa volta ha un nome ed un cognome: ingegner Antonio Elefante

Sì, proprio lui, il progettista, direttore dei lavori ed anche socio, tramite la S.A.E.C. srl, della società (SHS srl) che sta realizzando l’opera.

Elefante affida il suo sfogo proprio a facebook usando parole di fuoco all’indirizzo di “…quel signore” che si sarebbe rivolto da lui per comprare un alloggio, ma che sarebbe stato estromesso perché non aveva i requisiti per acquistare l’appartamento.

Nel suo sfogo l’ingegnere, sempre a proposito di “…quel signore” rivela che lo stesso…

…Truffaldinamente è venuto nel mio studio e ha registrato la mia voce e adesso fa girare, perché da egli pubblicato, annunci falsi ove si sente la mia voce e dove pare che a Sant’Agnello si vendano alloggi di housing sociale a libero mercato.

In pratica l’ingegner Elefante sembra ammettere che l’uomo intercettato, seppur in maniera truffaldina, sarebbe lui, ma prende le distanze non solo dall’annuncio immobiliare, ma persino da quanto da lui stesso dichiarato nel file audio.

Una ricostruzione alquanto macchinosa che non convince proprio del tutto.

Proviamo a ricapitolare:

  • l’uomo intercettato in maniera “truffaldina” dichiara che verrà realizzata “…non solo edilizia residenziale, edilizia residenziale diciamo da mercato libero”;
  • l’ingegner Antonio Elefante dichiara di essere lui l’uomo intercettato;
  • per la proprietà transitiva l’ingegner Antonio Elefante dichiara che verrà realizzata “…non solo edilizia residenziale, edilizia residenziale diciamo da mercato libero”.

Soluzioni alternative al momento non sembrano essercene, a meno che qualcuno non abbia anche rubato il profilo di Elefante e quindi che quello sfogo non appartenga all’ingegnere.

Per la verità, esiste ancora un’altra possibilità: l’ingegner Antonio Elefante si è espresso male, non voleva dire quel che ha detto nello spezzone di dialogo intercettato.

Possibile, come no, però nello sfogo Elefante non dice che si è espresso male, si limita a riempire di improperi il “truffaldino” e conclude con un monito che è tutto un programma:

A questa bestia io non la denuncio, perché è solo un povero uomo. Ma faccia molta attenzione a quello che fa.

Siamo proprio sicuri che la vicenda continui a non meritare un chiarimento definitivo?

Giriamo come sempre il quesito a chi conta molto più di noi.

j.p.