Riparte da questo lungo video di quasi quindici minuti, postato pochi giorni fa sui social da Eduardo Pentangelo, la nuova stagione del Talepiano. Una stagione interrottasi bruscamente quasi sei mesi fa.

In realtà, a riaccendere la miccia, non è stato il video in sé, i cui contenuti peraltro nemmeno condivido in toto, né tampoco la persona di Eduardo Pentangelo che a stento conosco e verso il quale non nutro una particolare simpatia. Non che mi abbia fatto chissà cosa, anzi sempre garbato e gentile, quando saltuariamente mi capita di recarmi presso la sua tabaccheria a comprare le dannosissime sigarette.

Probabilmente è una fatto epidermico, mi appare presuntuoso ed un po’ arrogante, non che io lo sia di meno.

L’elettrochoc ai miei neuroni addormentati è stato somministrato dalla prepotenza che il Palazzo ha avuto l’ardire di vomitare subito dopo che questo filmato ha iniziato a gironzolare in rete.

Minacce di denunce e di epurazioni; richieste di scuse, perdoni e prostrazioni. Eduardo Pentangelo di fatto imputato di lesa maestà, per aver espresso una semplice opinione. Per aver espresso il suo dissenso.

Non si può, non si deve a Piano di Sorrento. Il nuovo corso inaugurato tre anni e mezzo fa dall’Amministrazione guidata da Vincenzo Iaccarino, che poi è molto più vecchio e stantio dei precedenti, non tollera tutto ciò.

Una irritante reazione già vista, vissuta e tollerata da tanti e per troppo tempo. Una irritante reazione che mi ha fatto girare gli zebedei, perché ancora una volta è stata accompagnata dall’imbarazzante silenzio di una Città sempre più “depallizzata”.

Ad alzare il ditino, per mostrare una timido segnale di fastidio, ci hanno provato quelli del Movimento PianoForte.

Apprezzabile l’impegno, ma non basta.

Serve di più!

Serve un roboante:

Adesso basta: ci avete proprio rotto er…

…e mi fermo qui, tanto il senso è chiaro.

Allora ecco che la condivisione del video di Eduardo Pentangelo vuole essere una sfida:

Denunciate anche me, denunciate anche il Talepiano

…e vediamo se hanno gli attributi per farlo.

Visto che mi trovo, colgo anche l’occasione per smentire tutte quelle minchiate che sono circolate in questi mesi sul conto mio e del blog che gestisco.

Nessun problema, né di salute né finanziario.

Nessun incarico, nessuna assunzione, nessuna prebenda né per me, né per mia moglie.

Nessuna minaccia né fisica, né verbale.

Niente coltelli, pistole, fucili e bombe a mano.

Se non ho più scritto è semplicemente perché non mi andava di farlo.

Il motivo?

A costo di apparire io arrogante e presuntuoso ve lo spiego subito.

Perché ho maturato una considerazione: il livello politico, culturale e sociale attuale è troppo scarso. Non merita il nostro impegno, la nostra passione e la nostra dedizione.

Insomma non merita il Talepiano.

In poche parole possiamo al massimo essere accusati di essere snob, ma non certo “cagoni”. Però c’è un enorme però. Da sole la parole non bastano. Servono come sempre i fatti. I fatti dimostreranno se siamo stati “cagoni” o meno e quelli ricominceranno a venire. A partire da quell’inchiesta che sarebbe dovuta uscire a luglio, che poi era slittata al ritorno delle ferie a settembre e che infine sembrava essersi persa nei miei silenzi.

Così sgomberiamo il campo da ulteriori equivoci.

Allora riallacciate le cinture e tenetevi più forti di prima, perché quando da queste parti ci girano…ci girano per davvero e come sempre il vortice non risparmierà nessuno.

Siamo snob, ma pur sempre tale…piani e da oggi anche un po’ Eduardo Pentangelo!

Aspettando le denunce vi lascio la buonanotte anche a nome dell’intero Clan di Bertoldo.

Johnny Pollio