E’ un’ordinanza che definirla discutibile è dire poco, quella adottata nei giorni scorsi dal Sindaco di Meta Giuseppe Tito.

Un provvedimento che supera il confine del giuridico e sfocia nel meta-giuridico.

Basta leggere questo passaggio per averne un’idea…

“Possono essere adibite alla sosta di veicoli, in via eccezionale e temporanea e limitatamente al periodo dal 15 aprile 2018 al 31 ottobre 2018, le aree che, per quanto attestato dal Comando di Polizia Municipale, siano idonee e necessarie ad evitare ricadute negative del flusso veicolare esistente durante tale periodo sull’ordine e la sicurezza pubblica e fermo restando il rispetto dello stato dei luoghi e dell’ambiente e, comunque, senza modificare lo stato dei luoghi e senza alcun intervento edilizio e/o di taglio alberi”.

Insomma, per sei mesi all’anno tutti i giardini di Meta (perché non si delimita nemmeno un’area) possono essere adibiti a parcheggio, a discrezione totale del Comando di Polizia Municipale.

Nella successiva previsione, però, l’ordinanza  addirittura si supera nella sua meta-giuridicità.

Continuare a leggere per appurarlo…

“Possono essere adibite alla sosta di veicoli, in via eccezionale e temporanea e per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dall’inizio dell’attività, le aree nelle vicinanze della zona mare, commerciali e residenziali, o limitrofe, che per quanto attestato dal Comando di Polizia Municipale, siano idonee e necessarie ad evitare ricadute negative del flusso veicolare esistente durante tale periodo sull’ordine e la sicurezza pubblica e fermo restando il rispetto dello stato dei luoghi e dell’ambiente e, comunque, senza modificare lo stato dei luoghi e senza alcun intervento edilizio e/o di taglio alberi”.

In pratica tutte le aree verdi che si trovino vicino al mare, o alle zone commerciali o, ancora, residenziali o addirittura limitrofe (qui ci sarebbe da capire il senso del limitrofo al vicino quale sarebbe) possono per un anno trasformarsi in parcheggi.

Ad una condizione però…

“…in via eccezionale e temporanea”.

Qui il meta-giuridico diventa mistico.

In via temporanea significa per un determinato periodo.

Ad esempio l’estate, oppure per tutto il 2018 perché si vuole fare l’Anno Santo metese.

Non può essere che il periodo temporaneo sia di fatto per sempre, altrimenti non sarebbe più temporaneo.

Allora cosa potrebbe accadere:

  • Tizio fa la richiesta ad aprile 2018, il suo periodo temporaneo scadrà ad aprile 2019;
  • Caio la fa a luglio 2018, il periodo temporaneo scadrà a luglio 2019;
  • Sempronio si ricorda di farla a dicembre 2018, avrà un periodo temporaneo valido sino a dicembre 2019.

Ci rendiamo conto?

Tutto questo senza voler entrare nel merito del requisito dell’eccezionalità.