“La politica è una cosa sporca, ma qua non ci vedo la politica, ma un aiuto ai cittadini”

Questa frase, per certi aspetti allucinante, potrebbe essere tollerata e forse potrebbe avere anche un suo perché, se fosse stata pronunciata da un tizio al bar.  

Questa frase, però, non è stata pronunciata al bar e neppure al mercato dalla signora che, tra una maglietta  e un costume a buon prezzo, parla con il venditore di turno del bonus di 80 euro del fu Governo Renzi

Insomma, non è uno di quei commenti alla buona, buttati lì con un pizzico di approssimazione. 

No, no, queste parole sono state pronunciate durante un comizio: da una candidata alle prossime elezioni amministrative per il Comune di Sant’Agnello. Sono state pronunciate da una candidata, peraltro, non di una lista civica, ma di una lista politica e, in questo caso, la differenza è tutt’altro che sottile.

Proviene cioè da chi la politica la segue, tanto da iscriversi ad un partito (o Movimento che sia), e vuole farla attivamente, tanto da chiedere il voto per essere eletta! 

Insomma, un po’ come se un calciatore dicesse che il calcio è una truffa, ma  va a fare i provini sperando di essere scelto da qualche club di serie A. 

Ho contato fino a dieci prima di scrivere. Poi mi sono allungata a 20, poi a 30, ma il nervoso non mi è passato e così mi ritrovo a scrivere questa mia riflessione.

Non ci si può candidare in politica, se si parte da una concezione così bassa della Politica. 

“Mancano le basi”…

…come ripeteva il mio professore di Italiano al liceo, quando nel mettere 3 ai compiti in classe, criticava gli strafalcioni di grammatica o di ortografia! 

Mancano le basi, quando ci si lascia sfuggire parole così infelici! 

Mancano le basi, perché forse non si è capito molto del compito che si vuole andare a rivestire.

Mancano le basi, perché, per giustificare una partecipazione che con questi presupposti non dovrebbe proprio esistere, ci si lancia arditi distinguo.

Si arriva così a sancire che la politica è sporca.

Ecco che non si fa più politica, ma si aiutano i cittadini. Quindi si chiede il nostro voto non per andare a fare una cosa sporca (quella, è beninteso, la fanno gli altri), ma per andare lì ad aiutarci. A darci una mano.

Allora immagino la candidata 5 Stelle, una volta eletta, precisare a destra e manca di non essere Consigliere, ma portavoce. Di rispondere, a chi le chiede un’opinione su questa o quella questione, di essere lì per aiutare i cittadini e non per parlare di politica.

Giuro che nemmeno le classiche gocce di Novalgina, calmano il mio mal di testa, dopo che gli unici 4 neuroni sgangherati che popolano il mio cervello, si sono cimentati a provare a capire questa teoria! 

La verità è che la Politica non è affatto una cosa sporca. La Politica è  la forma più alta di carità, come ci ha ricordato Papa Bergoglio.

La Politica è la più nobile tra le scienze come ancor prima sosteneva Aristotele.

La Politica è amore come ripeteva De Gasperi.

La Politica è il cardine principe della civitas.

La Politica è in tutto ciò che facciamo, in ogni settore della vita in cui agiamo.

Tutto è Politica…

…per chi ricorda Gramsci

Non è quindi la politica ad essere sporca. Non è la politica ad essere brutta.

Non è la politica, semmai possono esserlo i politici. Possono esserlo coloro a cui affidiamo il nostro voto, magari sbagliando.

E’ è un’altra cosa però! 

Sono i politici ad essere corrotti. Sono i politici a prediligere interessi particolari su quelli collettivi. Sono i politici ad essere superficiali o impreparati. Sono i politici ad essere omertosi.

I politici.

Ovviamente non tutti, per grazia di Dio, ma saranno sempre e solo i soggetti chiamati a svolgerla a sporcare la politica e non il contrario! 

Agli elettori, poi, dovrebbe spettare il compito altrettanto elevato di selezionare la classe politica. Di individuare chi sia davvero degno di metterci le mani. Agli elettori dovrebbe spettare il compito di seguire i politici nel loro operato a servizio della collettività, di giudicarne le scelte e, semmai, di punirli per i loro errori, negando loro il consenso.

Agli elettori, dunque, il compito di contribuire ad allontanare i politici sporchi dalla Politica.

Ecco allora che saremo sempre noi cittadini, nell’esercitare il diritto di elettorato attivo e passivo, a tracciare le sorti della politica e, quindi, anche eventualmente a consentire di sporcarla.

Occorre tener distinta la scienza dagli scienziati. La prima nobile, i secondi in certi casi – e con i dovuti distinguo a tutti i livelli – un po’ meno. Chi vuole scendere in campo deve stare attento soprattutto ad onorare la Politica. Sentirla svilire da chi aspira ad essere un addetto ai lavori è un po’ come sentire un medico accogliere un paziente dicendo che la medicina serve ad uccidere il malato…una botta di fiducia, insomma!

Un concetto come quello espresso dalla candidata grillina – che non conosco personalmente, ma che sono sicura saprà cogliere il lato positivo di questa mia critica – è un concetto pericoloso. Non solo perché rafforza ulteriormente l’approccio negativo che i cittadini – specie i più giovani – hanno verso la politica, ma anche perché partire dal presupposto di essere estranei alla politica e quindi, sol per questo, migliori, non rende un soggetto immune da certe pecche. Non lo rende incapace di cadere in certe trappole o incapace di entrare in certe logiche.

Lo rende solo più impreparato a riconoscerle! 

Il problema è dunque proprio questo: più vogliamo tenerci fuori dalla politica, più la consideriamo un “affare per pochi senza scrupoli”, più consentiremo a quei pochi di  “utilizzarla”…anche contro di noi! 

La Politica è bella: studiamola, costruiamola, viviamola e…tuteliamola dalle mele marce! 

In bocca al lupo, pertanto, a tutti e in special modo alla candidata grillina! 

Quasi dimenticavo: sono stata 5 anni in politica, orgogliosa del mio ruolo di Consigliere di minoranza e sono andata via dal campo al 90°.

Con la maglia sudata, ma…pulita!

Anna Iaccarino