E’ un intervento lungo, articolato ed appassionato quello lanciato da Raffaele Attardi sui social pochi muniti fa.

Un intervento che induce a riflettere e che riprendiamo sul nostro blog.

Leggetelo:

E così abbiamo vissuto la prima domenica infernale con traffico impazzito ed il blocco della Circumvesuviana da parte di teppisti.

E puntuale è iniziato lo scaricabarile.

Quello che è accaduto certamente si ripeterà e bisogna trovare il modo di metterci una pezza, migliorando i controlli.

Ma proseguendo su questa strada la pezza non basta e si manifesteranno altre e ben più gravi rotture.

Da anni si sta pompando uno sviluppo che è incentrato nel trasformare la Penisola sorrentina in un hub che consenta l’entrata e l’uscita di enormi flussi di persone interconnettendo aeroporto, navi crocieristiche a Pompei ed altri attrattori turistici.

A questo bisogna aggiungere che viviamo in un contesto dove a milioni di persone che vivono in contesti degradati ed è negata la qualità dell’ambiente e del mare sotto casa e che quindi una quota rilevante di essi deve venire in Penisola sorrentina per fare un bagno.

E per muoversi viene privilegiato il movimento con mezzi alimentati a gasolio e per giunta, con il tipo di gasolio più inquinante, che è quello usato dai mezzi marini.

Bisogna invertire questo tipo di sviluppo altrimenti non usciremo da questo circolo vizioso e questo si può fare solo agendo in una logica distrettuale, favorendo il risanamento ambientale del distretto sarnese vesuviano e creando in questa area strutture di servizio e di accoglienza capaci di intercettare flussi turistici importanti.

Ragionare all’interno della penisola sorrentina, dove peraltro prevalgono i campanilismi, non serve a niente.

Bisogna creare nodi di interscambio a Pompei, approdi per navi da crociera a Torre Annunziata Castellammare, favorire l’ospitalità diffusa in questo territorio, risanare il Sarno, valorizzare siti archeologici alternativi a Pompei come quelli di Castellammare e quelli diffusi lungo le pendici del Vesuvio e lungo il Sarno.

E bisogna strappare alla Circumvesuviana la tratta Torre Annunziata, Sarno, Sorrento e trasformarla in un servizio metropolitano autonomo che funzioni h24 con la capacita di trasportare di notte anche le merci.

Noi invece stiamo facendo l’inverso e addirittura pensiamo a Sorrento, dove ormai siamo paralizzati, di aprire un hub per navi da crociera per incrementare i flussi crocieristici e conseguentemente i transfer su gomma a Pompei e stiamo trasformando l’intera penisola nel paradiso dei minibus e dei B&B rendendo indisponibile quasi tutto il patrimonio immobiliare ai residenti.

I risultati che abbiamo sotto gli occhi dipendono solo dai processi applicati .

Singoli episodi teppisti non fanno altro che rendere evidente l’insostenibilità e gli effetti collaterali di questo tipo di sviluppo..

Per migliorare Bisogna dire no a questa somma di egoismi e riunire le persone intorno ad una visione che parta dalla difesa della Rete della Vita, gravemente compromessa da questo sviluppo, i bisogni degli ultimi che sono quelli che stanno subendo per primi i danno prodotti dal peggiorare della qualità della vita e dalla sostenibilità di questa situazione, e opporsi a questa crescita disordinata e contraddittoria e puntare tutti insieme a uno sviluppo sostenibile.

Il primo nemico da battere è l’ignoranza.

Dobbiamo capire che se cresce la Torre di Babele, prima o poi crollerà. Già ci sono i primi i tomi e cominciamo già a non capirci fra noi.

Dobbiamo lasciandoci coinvolgerlo dallo Spirito che nonostante tutto soffia intorno, abbandonando i troppi egoismo. Solo così faremo crescere il senso di appartenenza ad una Comunità e capiremo che è molto più ampia di quella che immaginiamo e che non è fatta solo di persone ma che include l’intera Rete della Vita ovvero i diffusi equilibri che regolano tutto ciò che ci circonda e che dobbiamo rispettare.