Ho letto con molta attenzione l’intervento dell’amico e collega Francesco Saverio Esposito, pubblicato sul sito di informazione Positanonews, e non posso che associarmi alle sue preoccupazioni circa un futuro che potrebbe vedere la nostra amata terra nuovamente al centro di pesanti interventi speculativi.

Per la verità a lanciare questo grido d’allarme era stato per primo un altro carissimo collega, l’avvocato Gaetano Milano. Milano – dal suo profilo facebook – aveva espresso tutte le sue perplessità riguardo alla possibilità di resuscitare il progetto della realizzazione di una nuova arteria alternativa alla statale sorrentina.

Alla base delle reazioni, sia dell’avvocato Esposito che dell’avvocato Milano, vi sono le parole del Governatore regionale Vincenzo De Luca che, nel corso della sua recente apparizione a Villa Fondi, per sponsorizzare il progetto del nuovo ospedale unico, ha tirato fuori – come il più classico coniglio dal cilindro – proprio l’idea della variante, un tempo conosciuta come “Strada dei Cimiteri”.

In effetti nell’intervento di De Luca colpiscono tre punti, che apparentemente sembrano scollegati, ma se uniti possono diventare devastanti. De Luca da una parte ci magnifica la beltà dell’Ospedale che verrà, da un’altra si lamenta di aver impiegato circa due ore per arrivare dal casello di Castellammare di Stabia a Sorrento, da un’altra ancora che la Penisola necessita di una nuova arteria per snellire il traffico.

Ebbene unendo quei tre punti, la risultante diverrebbe agghiacciante:

Realizzare un nuovo ospedale, senza realizzare anche una nuova strada potrebbe risultare un intervento incompiuto.

Per la verità De Luca non lo esprime questo concetto, ma – come si dice in questi casi – intelligenti pauca.

A questo aggiungo un altro tassello, fino ad ora sfuggito a tutti.

L’Amministrazione di Piano di Sorrento, guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino, con una delibera di Giunta datata 16 dicembre 2020 (quindi alquanto recente) ha approvato le:

  Linee di indirizzo da porre alla base della nuova pianificazione comunale, onde consentire l’Ufficio di Piano di poter elaborare i primi scenari progettuali.

Tra le istruzioni impartite, ve n’è una che accende un’ulteriore lampadina.

Il titoletto è:

Connessione viabilistica peninsulare.

Poche righe in cui viene scritto che:

In accordo con la pianificazione e la programmazione delle opere di sviluppo infrastrutturale territoriale, un aspetto fondamentale da approfondire riguarda la possibilità di trovare un’alternativa all’attuale unica strada di collegamento longitudinale tra i comuni della conurbazione costituita dal Corso Italia ma anche approfondire il tema legato alla connessione trasversale dal versante della costiera Amalfitana.

Una frase un po’ sibillina, in cui si dice tutto e niente. Se però a quella frase si aggiunge la visione di uno degli allegati al PUC il cerchio si chiude.

Vi è una linea rossa che attraversa il nostro territorio, vi è la famosa…

…possibilità di trovare un’alternativa all’attuale unica strada di collegamento longitudinale tra i comuni.

Quello che trovo strano e preoccupante, però, è che di quell’indirizzo politico così forte, così impattante, adottato dal Sindaco Vincenzo Iaccarino e dalla sua Giunta solo pochi mesi fa, non vi è traccia nel programma elettorale dello stesso Iaccarino.

Non vorrei si trattasse della classica operazione da fare nel silenzio più assoluto.

Senza lasciar traccia, ma per assecondare supinamente i desiderata di un Governatore venuto da lontano e che ogni tanto si viene a fare una scampagnata in Penisola sorrentina.

Allora ben vengano le prese di posizione e le levate di scudo, ma non cadiamo nella possibile trappola. Non ci incantiamo a fissare il dito (Ospedale Unico), dimenticandoci di guardare la Luna (Strada alternativa e nuova ondata speculativa).

Prendiamo tutti posizione, difendiamo la nostra terra.

Io l’ho fatto, lo faccio e lo continuerò a fare.

Fortemente.

Anna Iaccarino