“La presenza di Bandiere Blu sulle spiagge campane non è più sinonimo di sicura affidabilità”.

A denunciarlo è il Codacons, l’associazione di consumatori ha deciso di far luce sulle 18 “Bandiere Blu” assegnate nel 2018 in Campania. E’ stato presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Napoli e Salerno, all’Anac e all’Antitrust.

A far sorgere più di qualche dubbio sarebbero stati i rapporti economici tra i comuni ai quali la Bandiera Blu è stata assegnata e la FEE (Foundation for Environmental Education, ndr), l’associazione che ogni anno promuove le zone balneari più meritevoli.
Il Codacons ha deciso, quindi, di fare chiarezza. L’attribuzione delle Bandiere Blu, è una circostanza che viene valutata da molti turisti come incentivo per scegliere una località piuttosto che un’altra. Quindi, deve essere assegnata esclusivamente a chi soddisfa criteri di qualità.

I motivi dell’indagine

A detta dell’Associazione dei Consumatori:

“Sembrerebbe emergere una prassi in cui vi sono dei rapporti economici tra comuni e FEE Italia. Da un lato la procedura di attribuzione della bandiera blu è gratuita, dall’altro, sembrerebbero esservi dei costi a carico dei Comuni per erogare corsi di formazione, tramite FEE Italia, alle scuole dei Comuni interessati”.

Nell’esposto inoltre, il Codacons, ha acceso i fari su alcuni casi anomali. Esempio lampante è quello di Sella Marina in Calabria. Questa località è stata più volte denunciata a causa dell’inquinamento delle acque ma che ha comunque ricevuto la Bandiera Blu.

Per questo motivo, il Codacons, ha deciso di vederci chiaro anche sulle località scelte in Campania. Ha chiesto alle Procure locali competenti, all’Anac e all’Antitrust di aprire…

“…una istruttoria finalizzata ad accertare la correttezza, sotto un profilo tecnico/giuridico, delle procedura di assegnazione dei riconoscimenti alla balneazione. Un accertamento circa l’esistenza di rapporti giuridico-economici, anche non direttamente riconducibili  ma comunque influenti per il procedimento di rilascio dei riconoscimenti bandiera blu”.

I criteri per l’assegnazione delle bandiere blu

Dal Codacons ricordano che tra i criteri in testa c’è l’assoluta validità delle acque di balneazione, secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione. Si valuta dunque l’efficienza della depurazione delle acque reflue e ma anche i traguardi raggiunti nella raccolta differenziata dei rifiuti e la gestione di quelli pericolosi. Poi verde pubblico, dotazione di servizi, presenza di piste ciclabili ed aree pedonali.